USB pollice verso su decreto di riorganizzazione del Provveditorato OO.PP. Lazio, Abruzzo e Sardegna

Riorganizzazione del Provveditorato OO.PP. Lazio, Abruzzo e Sardegna

USB esprime parere negativo sul Decreto di riorganizzazione dell’intera struttura del Provveditorato Interregionale (prot. n. 2768 11 settembre 2012 ) che, sebbene recepisca una delle proposte USB (profili professionali), non risulta contenere tutta una serie di specifiche, per le quali l’Amministrazione si era impegnata ai tavoli di contrattazione con le organizzazioni sindacali ed R.S.U; inoltre, ed in maniera del tutto irregolare, l'Amministrazione sembra intenzionata a rendere efficace il decreto senza prima aver sottoscritto il relativo accordo definitivo od il verbale di sintesi ove siano evidenziate chiaramente le posizioni delle parti sindacali, previsto dalla norma.

In seguito a ciò questa O.S. ha chiesto all’Amministrazione la stesura dell'accordo da sottoscrivere trattandosi di materia di contrattazione o dei suddetti verbali per le tre sedi.

Nell'attesa, poniamo alcune considerazioni nel merito: in primo luogo manca chiarezza sulla natura di particolari incarichi quali, ad esempio, quello di “coordinatore” e “collaboratore”. Infatti l’Amministrazione si era espressa (tavolo di contrattazione decentrata presso la sede coordinata di Cagliari e Roma) per una specifica definizione del ruolo di coordinatore quale semplice “referente” del Provveditore per specifiche materie e del “collaboratore”, quale unità in grado di gestire autonomamente ed in piena responsabilità una serie di procedure ad esso attribuite, nell’ambito di detto coordinamento. Questa O.S. aveva lamentato che, senza una chiara precisazione dei ruoli ed attribuzione di procedure nel decreto riorganizzativo, null’altro sarebbe valso se non quanto specificato dal vigente ordinamento professionale, per quanto ascrivibile all’area II ed all’area III.

Infatti il coordinatore è associabile ad una figura rientrante nell’area III, la quale esegue “nel quadro di indirizzi generali, sia per la specifica conoscenza dei vari processi gestionali, sia per l’eventuale attribuzione di funzioni di direzione, coordinamento e controllo, … anche autonomamente attività di rilevante importanza nelle unità di livello non dirigenziale alle quali è preposto, ovvero svolge funzioni che si caratterizzano da elevato contenuto specialistico e per la soluzione di problematiche complesse”.

Al contrario il collaboratore è una figura riconducibile all’area II, poiché esegue “nel quadro di indirizzi definiti, …tutte le attività lavorative connesse al proprio settore di appartenenza, nell’ambito di metodologie o procedure consolidate, ovvero soggette a normale variabilità”.

Si esclude pertanto che il collaboratore possa, come auspicato dall’Amministrazione, occuparsi in piena autonomia e con responsabilità diretta delle procedure attribuite da un coordinatore (e non dal dirigente), al quale risultano attribuite le funzioni di direzione, coordinamento e controllo.

Con l'O.d.s in questione invece, se non verrà utilmente modificato, questa O.S. prevede che si verificherà quanto già denunciato in sede di contrattazione, ovverossia l’ingessamento operativo della struttura con riflessi negativi sull'efficienza del servizio e dei rapporti lavorativi.

D’altra parte questa O.S. non può esimersi dall’osservare che lo stabilire ruoli di coordinatore manifesti l’intenzione, non troppo velata, da parte dell’Amministrazione di delegare a figure non dirigenziali le responsabilità e l’analisi degli obiettivi raggiunti ed in ultimo la valutazione della performance individuale, in violazione delle prescrizioni ed obblighi posti in capo di ogni Provveditore. Persistendo tale situazione, la USB rappresenterà la problematica ai responsabili dell'Organismo Indipendente Valutazione (OIV) ed al Comitato pari Opportunità (CUG) per evitare che l’attribuzione di questi ruoli possa, nell'ambito della valutazione della prestazione individuale e del connesso raggiungimento degli obiettivi, privilegiare alcuni rispetto ad altri, facendoli “partire” palesemente avvantaggiati.

Anche per quanto concerne gli uffici interregionali, il cui coordinamento è posto in capo a funzionari della sede di Roma, questa O.S. ha chiesto che l’Amministrazione curi l’effettivo svolgimento delle funzioni di indirizzo da parte di detti funzionari, attraverso l’emanazione di direttive e circolari al fine di evitare incongruenze e poca chiarezza in merito alle responsabilità.

USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti >

Paola Musu - Vincenzo Noce - Lorenzo Piangatelli