USB ristabilisce diritto alla libertà di pensiero nel Ministero Infrastrutture e Trasporti

 

UNA IMPORTANTE VITTORIA

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI VARESE ANNULLA OGNI SANZIONE DISCIPLINARE AL NOSTRO DELEGATO E RISTABILISCE IL DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO - 7 OTTOBRE 2013

Si può concepire in uno stato democratico una sanzione ad un delegato USB, ma ancor prima cittadino e lavoratore MIT, solo per aver criticato uno stanziamento di oltre 6.000.000 (!) di  per una campagna pubblicitaria sulla sicurezza stradale (quella in cui fu “testimonial” a titolo gratuito l'attore Gigi Proietti), a fronte di continui tagli a danno delle attività svolte dagli uffici della motorizzazione civile di tutta Italia?

Penseremmo di no. La libertà di esprimere la propria opinione è un valore del tutto imprescindibile in uno stato di diritto: ma non per tutti.

Non per il Ministero Infrastrutture e trasporti che nel 2011 aveva deciso di infliggere una sanzione disciplinare al nostro Mario Macaluso, lavoratore “sul campo” della Motorizzazione Civile di Varese, per aver solo fatto notare pubblicamente e con suo grande rammarico, con delle e-mail, la macroscopica incongruenza della pesante contestuale riduzione di risorse destinate allo svolgimento effettivo dei servizi erogati all’utenza, finalizzati certamente all’incremento della sicurezza stradale.

Una critica che gli occhiuti vertici MIT considerarono invece una “denigrazione”... dell'Amministrazione... per giustificare direttamente il passaggio all'”olio di ricino” della sanzione disciplinare.

Responsabili allora il ministro Altero Matteoli, l'attuale Capo dipartimento Trasporti Amedeo Fumero ed il Capo del Personale protempore Alberto Migliorini, non si esitò ad avviare l'azione repressiva nei confronti del nostro delegato.

La USB Pubblico Impiego intraprese immediatamente l'azione di denuncia (ricorderete il comunicato "Il Silenzio Obbligatorio" (vedi sotto) e soprattutto di difesa del lavoratore oggetto di questa odiosa intimidazione.

 

Il procedimento iniziale di sospensione dal servizio e riduzione di stipendio fu trasformato in rimprovero verbale, “pena” lieve in se, ma non bastò nel merito.

 

La USB intentò causa per la CANCELLAZIONE TOTALE DELLA SANZIONE presso il Tribunale di Varese che, con sentenza ora pervenuta, ha annullato anche la sanzione disciplinare del rimprovero verbale, ristabilendo appieno la libertà di opinione e rendendo completa giustizia al nostro rappresentante, condannando l'amministrazione alle spese.

Vergogna, per converso, ricade sui responsabili della tentata intimidazione.

 

 

A Mario che da tanti anni si batte con impegno civile per l'affermazione dei diritti e della verità va il riconoscimento ed ringraziamento di tutti noi.

Sotto allegati la sentenza e l'atto di annullamento della sanzione.

 

Coordinamento USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti

 

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