DM Riorganizzazione MIT strutture dirigenziali non generali 2014

Sotto in allegato i testi trasmessi in bozza alle OOSS del D.M. di II livello riorganizzazione MIT e del Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle  infrastrutture e dei trasporti e dell'O.I.V., il cosiddetto Organismo di valutazione indipendente della performance.


Riorganizzazione degli uffici di secondo  livello DEL

Ministero Infrastrutture e Trasporti.

Incontri del 18 e 30 luglio 2014


RIUNIONE DEL 18 LUGLIO 2014

  L'Amministrazione ha riconvocato le OO.SS. del MIT per il 30 luglio p.v. per il secondo incontro in merito allo schema di decreto per la riorganizzazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti.

Nella riunione del 18 luglio u.s. era stato presentato anche il d.p.c.m relativo alle strutture di diretta collaborazione del Ministro. Le indennità per la diretta collaborazione, in un momento pesantissimo di crisi e blocco salariale dovrebbero  essere eliminate secondo USB, rappresentando una discriminazione sempre più evidente.

Per quanto riguarda la riorganizzazione, la bozza originaria già illustrata nella riunione suddetta, presieduta nel suo inizio  dal Capo di Gabinetto e poi dal Capo del Personale e dai due Capi Dipartimento, e già pubblicato sotto qui sul nostro sito.

Il provvedimento ridisegna la complessità crescente del Ministero Infrastrutture e Trasporti e l'importanza delle funzioni svolte dal MIT anche se questa volta, come noto, si fanno i conti con il recente taglio delle posizioni dirigenziali avvenuto.

La riduzione, come evidenziato un po' da tutte le sigle, penalizza le strutture periferiche del MIT rispetto a quelle centrali a fronte anche della progressiva ed irrazionale riduzione di competenze delle strutture periferiche. Ciò si lega ai progetti, confermati dal governo Renzi (D.L. 90/2014) esecutore di una riduzione frettolosa e non ragionata del cosiddetto “perimetro pubblico”, anche attraverso l'attacco ai lavoratori della P.A., il contenimento ulteriore dei loro diritti e dei servizi resi ai cittadini, a partire dai territori.

La complessità del MIT, necessiterebbe un confronto invece continuo sull'organizzazione delle strutture, sul potenziamento e la valorizzazione delle funzioni e delle professionalità ed un impegno fattivo del vertice politico in tal senso, impegno che negli ultimi anni è venuto sempre meno. 

Il Ministro Lupi, ad esempio, non ha mai incontrato le rappresentanze del personale da quando insediato al MIT.

Un confronto fattivo per combattere le inefficienze, sprechi e corruzione, fenomeni per i quali il MIT assurge spesso ai disonori della cronaca, valorizzando i dipendenti al di fuori delle logiche di falso merito. Questo aprirebbe la strada per  una  vera revisione della spesa.

Pesa invece come un macigno la normativa, inadeguata e farraginosa e vigente (d.lgs 150/2009 Brunetta), che i sindacati complici cercheranno ora definitivamente di “sdoganare” nella parte normativa del prossimo contratto di comparto.

Attendono solo un segnale dal governo attuale, che mira esplicitamente ad esautorare le rappresentanze dei lavoratori che dissentono accogliendo (forse) chi si adegua.

Inaccettabile infine  in occasione della suddetta riunione, la posizione assunta dal Capo Dipartimento Trasporti Ing. Amedeo Fumero che ha consigliato con tono stranamente  minaccioso alla USB di tacere per aver “osato” chiedere ragione di una gara di appalto per 35 milioni di euro annui (110 per tre anni) per la gestione dei servizi informatici in atto presso il Dip.Trasporti.  Scelta dell'Amministrazione che indebolisce, secondo quanto espresso da USB, in modo molto pesante, il normale operato della direzione dei Sistemi Informativi, con il rischio di creare così ulteriori costose ed incoerenti  duplicazioni ed aggravio all'erario.

Non a caso avevamo denunciato già in sede di valutazione del DPCM 72/2014, "genitore" dell'attuale DM,  il fatto che la DGSIS fosse spostata nel Dip. Infrastrutture e non organizzata “trasversalmente” (così come gli AA.GG.), basti pensare alle implicazioni possibili sui costi, ma anche  ai riflessi sull'occupazione e sui lavoratori, in relazione  all’ipotesi di accorpamento archivi PRA-ACI/ANV-Motorizzazione Civile.

Si continua ad affidarsi ai privati, invece di “invertire la rotta” ed utilizzare personale interno od assumerne a costi dimezzati.  Con 35 milioni di euro annui si potrebbero incardinare nel MIT centinaia di tecnici qualificati mantenendo professionalità all’interno ed estromettendo dal “perimetro pubblico” non i lavoratori, ma gli interessi macroscopici  di impresa.

L'Amministrazione quindi si infastidisce, ma non risponde, invitando l'USB ad informarsi meglio!

E qui la cosa ha del paradossale, in quanto la nostra sigla  ha chiesto da tempo all’Amministrazione l’informativa prevista contrattualmente in merito ai criteri del  suddetto appalto  ottenendo però in risposta solo un assordante silenzio, nonostante una recente condanna per condotta antisindacale verso l'USB per questione analoga.

Dietro  l'auto-referenzialità di molti dirigenti di vertice appare ormai, per converso, tutta la debolezza di una amministrazione Pubblica che “abbassa la testa” e non si confronta salvo poi aggiungere nei decreti la mera formula di rito “sentite le organizzazioni sindacali”.

  Nella riunione del 30 luglio p.v., oltre al  D.M. di II livello in parola, il Capo del Personale Ing. Alberto Chiovelli ha posto all'ordine del giorno delle informative su:

Ø  passaggi di area prima in area seconda

Ø riattivazione del Comitato Unico di Garanzia  (C.U.G. pari-opportunità, antimobbing)

Ø  inquadramento lavoratori ex ANAS/IVCA  (D.G. vigilanza concessionarie autostradali)

Vi terremo informati 

p/Esecutivo USB Pubblico Impiego

Ministero Infrastrutture e Trasporti - Lorenzo Piangatelli



RIUNIONE DEL 30 LUGLIO 2014

      Con le pinne il fucile e gli occhiali...

A ridosso della pausa estiva  si è svolta la riunione tra le OO.SS.  delle fasce economiche/dirigenti ed Amministrazione )  sul decreto di riordino del Ministero Infrastrutture e Trasporti ed altri tre importanti argomenti all'ordine del giorno.

Tempo concesso "a cronometro" secondo il nuovo modello di relazioni sindacali che l'Amministrazione vorrebbe adottare: ore 2   (effettivi 90 minuti).

Il nuovo testo vede molteplici  revisioni riguardanti però per lo più necessarie modifiche di forma come anche esplicitazioni nelle declaratorie delle attività di vari uffici (ad es. MCTC), ma con pochi spostamenti di funzioni.     Nulla di fatto in merito alle richieste sostanziali delle OO.SS. circa un riequilibrio tra centro e periferia.

 

Nel precedente comunicato (vedi sopra) abbiamo già espresso la nostra valutazione sui motivi di fondo per cui i testi, sia del DPCM che del DM di riorganizzazione, siano stati  mantenuti in sostanza immodificati, concedendo al confronto sindacale tempi decisamente stretti e poche risposte sulla sostanza, in  attesa delle disposizioni  normative più pesanti sulla P.A. che potranno stravolgere i contenuti degli atti di riordino dei ministeri già a partire dai prossimi mesi.

 

Sotto in allegato  il nuovo testo del decreto (bozza2)  con le modifiche effettuate e che salvo ulteriori ritocchi prosegue ora verso la sottoscrizione del Ministro e la certificazione della Corte dei Conti.

 

Si è persa occasione per riequilibrare alcune incongruenze nelle direzioni centrali  e soprattutto per rivalutare le funzioni sul territorio, ma anche di affrontare ad esempio le problematiche delle Capitanerie di Porto, nel verso del riconoscimento  delle funzioni dei lavoratori civili, al di là di una apertura dell'Amministrazione in merito ad  un tavolo tecnico specifico sulle Capitanerie che raccogliamo.

 

Sui punti successivi all'o.d.g.  (informativa su passaggi area, CUG ed inquadramento ex ANAS) lo sfuggente Capo del Personale ha concesso pochi minuti, poca sostanza informativa e nessuna possibilità effettiva di replica.

 

---Passaggi area: a parte ribadire i contenuti della circolare sui concorsi  ad ottobre a tutti nota,  l'ing. Chiovelli ha dichiarato di non sapere di preciso a che punto sia l'emendamento da inserire in norma di legge su cui il Capo di Gabinetto del Ministro Lupi si era impegnato ad inizio anno per la soluzione della lunga vertenza.  Casomai una telefonatina si poteva fare no?

Ciò detto, l'unica cosa certa è quindi che l'Amministrazione vuole far svolgere concorsi VERI ad alcuni lavoratori e FINTI per la maggioranza degli altri perchè invitati a partecipare all'esercizio di un diritto (concorso per passaggio di area) che però di fatto è già precluso a priori, peraltro a proprie spese a Roma.

 

---Comitato Unico di Garanzia,  (antimobbing, pari opportunità).   L'Amministrazione sta per "dare alla luce" il decreto di nomina in attesa però di un'ultima designazione di componente di parte pubblica e persino di un supplente, ancora mancante da un anno, di una O.S.   Ci siamo quasi, ma per un po'  il C.U.G. è ancora in vacanza.

 

---Inquadramento ex ANAS/SVICA. (D.G. vigilanza concessionarie austrade)  L'Amministrazione ha ammesso di non essersi confrontata fattivamente nei tempi dovuti  con le rappresentanze del personale, nonostante la complessità dell'inquadramento, ma di essere prossimo il dPCM di inquadramento ed in corso le valutazioni degli organi di controllo sul merito.

Ad evitare altro contenzioso e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori la USB ed altre sigle hanno chiesto di avere la documentazione relativa all'istruttoria intercorsa con Funzione Pubblica ed MEF prima della stesura definitiva così da poter valutare l'impianto del decreto.

Siamo convinti di poter aiutare l'Amministrazione che non eccelle nel fare da sola, viste altre situazioni abnormi come il penultimo caso costituito dall'ex RID, per cui l'Amministrazione applica, dopo sette anni dall'inquadramento nel MIT,  il CCNL  e CCNI della Presidenza del Consiglio ad una parte di dipendenti,  che però percepiscono anche il FUA del MIT a  spese di tutti gli altri!

Quindi in attesa di un parere del MEF sulla bozza di decreto di inquadramento ex IVCA, possibile già ad agosto, l'Amministrazione si è impegnata per un incontro specifico in merito subito dopo la pausa estiva.

 

USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti

(allegato testo)

p/esecutivo USB MIT Riccardo Di Pietro Lorenzo Piangatelli


Nel pomeriggio del   28 luglio dalle ore 14.00 la USB MIT invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori MIT di Roma al presidio presso la Camera dei Deputati in occasione della conversione del famigerato decreto 90/ 2014.

  FACCIAMO SENTIRE FORTE LA NOSTRA VOCE!


USB P.I. MANIFESTA DAVANTI AL PARLAMENTO: FERMIAMO IL DL 90/2014 E OGNI ALTRA RIFORMA AUTORITARIA


 

28/07/2014 Comunicato stampa USB PI

 

Nonostante sia fine luglio un nutrito gruppo di delegati USB e lavoratori del pubblico impiego ha protestato questo pomeriggio in Piazza Monte Citorio a Roma, davanti alla sede del Parlamento, per chiedere di non convertire in legge il DL 90/2014, che prevede la mobilità obbligatoria senza alcuna spiegazione nel raggio di 50km, il possibile demansionamento dei lavoratori considerati in esubero e il taglio del 50% dei distacchi e permessi sindacali. Sulle t-shirt indossate dai manifestanti Renzi, Madia, Boschi e Alfano sono stati raffigurati come squali.

“Le loro facce sorridenti e rassicuranti nascondono in verità sembianze da  squali che divorano i servizi pubblici, tagliano posti di lavoro e diritti, cancellano la democrazia – afferma Luigi Romagnoli dell’Esecutivo nazionale della USB Pubblico Impiego – Il governo Renzi si muove in continuità con i precedenti esecutivi e in linea con la politica di austerità e di attacco allo Stato sociale imposta dall’Europa”.

“In questi anni di sacrifici – prosegue il delegato nazionale della USB – di tagli di posti di lavoro e di servizi, di blocco dei contratti e delle retribuzioni, dove sono andati i soldi risparmiati? Non si è creata nuova occupazione, le retribuzioni sono stagnanti o, addirittura, regrediscono. A cosa sono serviti i sacrifici?”.

“Il DL 90 e l’intera riforma annunciata da Renzi e Madia non contribuiscono a far funzionare meglio la Pubblica Amministrazione né ad assicurare maggiori servizi ai cittadini – incalza il dirigente sindacale della USB – E’ piuttosto l’inasprimento di una guerra ideologica imposta dalla Troika per cancellare lo Stato sociale e ridurre drasticamente le tutele dei lavoratori pubblici. Non sono queste le riforme che servono al Paese per far ripartire l’economia”.

“Torniamo a sfidare il governo Renzi sui contenuti – conclude Romagnoli – Lo Stato sia promotore di buona occupazione. Si faccia un piano di grandi opere sociali per la messa in sicurezza del territorio, per la valorizzazione dei beni artistici e culturali, per assicurare i diritti fondamentali all’istruzione, alla salute, al lavoro e alla pensione. Si vadano a prendere i soldi dell’evasione fiscale e contributiva e della corruzione e li si usino per far ripartire il Paese. Il resto sono chiacchiere”.

www.usb.it


Sotto le bozze dei decreti di riorganizzazione: le versioni defintive saranno pubblicate nella sezione "normativa" del nostro sito.