Ancora tagli Ministeri IL FURTO CONTINUA

TAGLI AI FONDI UNICI DEI MINISTERI

 

 

 

IL FURTO CONTINUA…

In questi giorni, ad avvio delle trattative per la ripartizione della produttività (FUA), abbiamo scoperto che c’è stata un’ulteriore, pesante, riduzione delle somme disponibili dovuta al taglio delle c.d. “somme variabili”.

La Ragioneria Generale dello Stato, già con la circolare n° 20 del 8/5/2015 inviata a tutte le Amministrazioni Pubbliche, aveva impartito le istruzioni sul come procedere alla decurtazione permanente dei fondi della contrattazione integrativa in applicazione della legge di stabilità 2014. Oggi, con il disegno di legge relativo alle disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2015, il governo Renzi ha deciso di espropriare un’ulteriore parte dei fondi unici di amministrazione dei Ministeri.

Ciò non ci soprende oltremodo in quanto i dipendenti pubblici stanno subendo da anni la perdita di salario attraverso il blocco dei rinnovi contrattuali, la decurtazione in caso di malattia. Dopotutto questa non è una novità considerato che per effetto della legge finanziaria Tremonti e le leggi di stabilità di questi anni il FUA è stato già fortemente tagliato.

Con la cosidetta spending review e riforme si continua a tagliare la spesa pubblica facendo in questo modo ricadere i costi della crisi tutti sulle spalle del mondo del lavoro e delle fascie sociali deboli. Tutto questo mentre continua a crescere il debito pubblico e si continuano a spendere miliardi per nuovi aerei e navi militari.

Questo è stato possibile perché non c’è stata una reazione forte da parte dei lavoratori e lavoratrici.

Chi oggi “abbaia alla luna”, come certe organizzazioni sindacali, dovrebbe riflettere sulle responsabilità che hanno avuto in questi anni condividendo e spesso sostenendo le politiche, di questo e dei precedenti Governi, dettate dalla Troika europea firmando ogni tipo di accordo al ribasso in termini di salario e di diritti.

Non è una manifestazione sotto la canicola estiva che può fermare Renzi e la Merkel. Occorre avviare una stagione di lotta partecipata e determinata.

Per questo la USB lancia sin da ora l’avvio di una campagna in tutti i posti di lavoro per costruire una stagione di lotte per fermare chi sta distruggendo la democrazia e affamando la classe lavoratrice nel nostro paese.

 

Roma 28 luglio 2015

USB P.I.

Settore Ministeri

Circolare MEF N.20