USB sollecita il decreto costituzione CUG MIT 2016. Ci risiamo!

 

 Ci risiamo il CUG MIT 2016 non c'è.... ma forse c'è....

Il  Comitato Unico  di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni,   in breve il CUG, è composto da poco meno di 40 membri per metà da rappresentanti dell'Amministrazione, tra cui il Presidente e per metà da rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori designati dalle OOSS rappresentative nel MIT ed ha terminato il proprio mandato a giugno 2015.

Giunti a febbraio 2016 la USB P.I. ha dovuto sollecitare nuovamente l'ing. Alberto Chiovelli per emanare  il decreto di costituzione del nuovo organismo paritetico, che dovrebbe svolgere funzioni di tutele essenziali per le lavoratrici ed i lavoratori MIT.    (vedi sotto comunicato il CUG fantasma...)

Ovviamente l'Amministrazione sosterrà, candidamente, che manca ancora la designazione di questo o quel membro sindacale...

'Il fatto che tali organismi Comitati Unici di Garanzia incidano a volte poco a vantaggio dei lavoratori, deriva dalla contraddizione tra le altisonanti normative contro mobbing, discriminazione, a favore delle pari opportunità, ecc.  e l'effettiva autonomia dei componenti, necessaria per controbilanciare effettivamente l'Amministrazione individuando le responsabilità.

Nell'attesa del decreto costitutivo, che vogliamo immaginare ormai imminente la USB tenta, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori MIT  che vorranno contribuire all'analisi, di approfondire alcune questioni ed evidenziare alcuni fatti:

Premettiamo che la USB, e le rappresentanti USB nel CUG, non concordano affatto su quanto affermato con un comunicato trasmesso a tutti i lavoratori e lavoratrici MIT, mediante il CED, a fine anno  da alcuni membri, che  a quanto pare si considerano plenipotenziari in proroga del Comitato scaduto, ove è stato scritto che il CUG può solo limitarsi a segnalare all'Amministrazione le problematiche, quasi a sottolineare un'attività "asettica" del Comitato  che invece, potendo riunirsi votare e perlomeno fornire pareri ed evidenziare discriminazioni e possibili illeciti sarebbe o potrebbe essere e fare ben altro.

Sembrava più un monito  sinistro ed un invito alla rassegnazione ai lavoratori  del MIT inviato, peraltro...  dal CUG che non c'è.

 

Ma il Comitato con tutti i suoi limiti appartiene ai lavoratori! 

Facciamo allora il punto su alcuni aspetti relativi al CUG del MIT, che lasciano francamente più che perlessi, anche perchè l'operato di un organismo di tale natura dovrebbe essere prima di tutto trasparente.


1) le dimissioni della dirigente Presidente del CUG uscente d.ssa Paola Calamani sono sopraggiunte prima della scadenza di giugno. La USB chiese al Capo del personale con nota formale quali fossero le motivazioni delle dimissioni, ovviamente qualora non di carattere personale, della  prima carica del Comitato.

La risposta? Il silenzio...   Vicini ora al nono mese di attesa, aspettiamo l'arrivo del nuovo dirigente  designato Presidente dell'organismo che forse potrà chiarire le eventuali difficoltà.


2) a CUG decaduto, alcuni componenti come detto stanno operando in proroga in modo del tutto opinabile, nonostante le proteste e la ferma contrarieta' delle delegate USB, che invocano la ricostituzione dell'organismo o comunque l'operare corretto.

Infatti si arrogano il diritto oltre che di trasmettere i suddetti comunicati "improbabili" di decidere, senza riunirsi e votare, la designazione di  membri CUG in organismi delicati, svolgono attività ordinaria, propongono  unilateralmente attività, solo per restare agli ultimi giorni:

  • designazione membro CUG nel  Comitato di Sorveglianza PON Infrastrutture e Reti 2014-2020;
  • solleciti al Capo del personale sulla Valutazione MIT (peraltro a babbo morto: la valutazione 2015 è cosa fatta).
  • sportello di ascolto lettura ed archiviazione  delle segnalazioni dei lavoratori (che fine facciano non si sa);
  • designazione e partecipazione ai lavori  della Segreteria del Forum dei CUG
  • invio di questionari ai lavoratori MIT sulla "percezione della giustizia organizzativa"  (e qui la realtà supera la fantasia.) 

E cosi via dicendo.

Si opera in parte  oltre i limiti sulla base di una previsione regolamentare interna francamente cervellotica vedi sotto art 2 regolamento interno CUG MIT"  i componenti continuano a svolgere le funzioni fino alla nomina del nuovo Comitato... ma.... i componenti nominati nel quadriennio cessano comunque dall'incarico allo scadere del mandato..." (sic).

La norma regolamentare poco chiara e soprattutto senza vincoli e che dovrebbe avere la ratio di evitare brevi vuoti operativi, se interpretata come sta avvenendo da alcuni membri autoreferenziali, può aver effetti molto negativi e soprattutto  ritardare l'azione dell'Amministrazione.

Le rappresentanti USB del nuovo Comitato chiederanno di modificare l'art. 2 del regolamento dal tenore decisamente ambiguo.


3) Convegni e workshop

vorremmo rispettare il lavoro dei componenti in buona fede che avevano dato il proprio impegno negli organi rappresentativi come il CUG.

Tuttavia le perplessità crescono quando, sebbene sia comprensibile il fatto che il CUG ed i gruppi di lavoro abbiano avuto solo alcuni mesi di tempo, andiamo a valutare uno dei risultati  dell'attività del precedente CUG: il WorkShop del 10 giugno u.s. "Un ponte verso il benessere".

Bella manifestazione utile certo ad accrescere qualche curriculum e fare due chiacchiere tra addetti ai lavori, ma sterile visto il presupposto essenziale mancante: la presenza del principale convitato e cioè il lavoratore del MIT che non ne sapeva nulla e tantomeno era invitato...


4) A proposito di trasparenza...

La sezione del sito intranet (Spidernet)  del CUG MIT è semplicemente vuota.

La sezione internet del sito ufficiale MIT contiene solo gli "estratti" dei verbali, persino delle riunioni plenarie dell'organismo e che non riportano, per esempio, gli esiti delle votazioni e le dichiarazioni di voto, cioè non danno a capire le posizioni differenti dei membri componenti.  Una tecnica antica, altro che trasparenza!

Ovviamente la decisione a monte di pubblicare "semplici estratti" sul sito,   aveva visto il convinto voto  contrario delle sole rappresentanti USB, ma... dagli estratti non si capisce...

Si sarebbe anche ad esempio appreso che, in merito alla vergognosa applicazione del MIT del Regolamento di Valutazione del merito, le delegate USB avevano votato per chiederne il ritiro vista l'applicazione disomogenea  e pesantemente discriminatoria nel 2014-2015 nel MIT,  mentre la maggioranza (composta da chi?) del CUG ha lasciato passare una mera richiesta di modifiche del regolamento di valutazione! (Cioè di facciata e non di sostanza come peraltro proposto da CGIL e co& in merito al d.lgs 150/09)

Il precedente CUG aveva invece preso posizione netta nei confronti della valutazione discriminatoria nel MIT (vedi sotto la notizia correlata "Parere del CUG sulla valutazione del personale non dirigente del 2012".

Cominciamo a pensare che alcuni componenti nel CUG, abbiano avuto il "guinzaglio  corto" sulle questioni di sostanza...  (vedi sotto la notizia correlata "Accordo FUA 2014 anche nel MIT introdotta la falsa meritocrazia: la legge non può cambiare")

Speriamo nel migliore futuro per il CUG e nel frattempo...meditate gente.


Esecutivo USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti


Aggiornamento dell'ultima ora 10 febbraio 19.47

Dopo il nostro comunicato informativo ai lavoratori di cui sopra, fulminea risposta del Capo del personale MIT.

Con solerzia inusitata per l'ing. Alberto Chiovelli (infatti decine di richieste della USB relative a materie contrattuali giacciono sulle scrivanie  dello stesso  e della d.ssa Regina Genga, dirigente responsabile per le relazioni sindacali nel MIT), scrive a tutte le lavoratrici e lavoratori del MIT ed  addossa le colpe del ritardo ai sindacati dicendo che:

"i maggiori inadempimenti e ritardi sono dovuti alle Organizzazioni Sindacali che, a tutt’oggi e nonostante vari solleciti, non hanno dato seguito alle richieste di questa Amministrazione circa la designazione dei propri rappresentanti in seno al CUG".

Risposta prevista ma non per questo giustificabile; avevamo infatti usato sopra l'aggettivo candidamente in senso ironico, perchè la stessa tecnica fu usata come detto in passato. (vedi sopra: il CUG precedente ha lavorato solo pochi mesi, dando pochi grattacapi all'amministrazione.)

Vale appena la pena di ricordare:

1) il Presidente del CUG  (peraltro la precedente si è dimessa anzitempo) può essere nominato comunque dall'Amministrazione anche in attesa che qualche  componente ritardatario venga designato.

2) il CUG è organismo paritetico che può operare con il 50% + 1, quindi se manca una designazione non è certo un problema insormontabile.  (L' organismo si forma componendolo  su base equa  (appunto paritetica) tra amministrazione/rappresentanze sindacali e può essere integrato)

3) come evidenziato nella direttiva Funzione Pubblica:  l'art 57 comma 5 del d.lgs 165/01 prevede che "la mancata costituzione del CUG comporta responsabilità dei dirigenti incaricati della gestione del personale da valutare anche al fine del raggiungimento degli obiettivi."

E siccome la USB come noto insiste nel voler capire, ancora di più di fronte ad una Amministrazione che si nasconde dietro ad un dito  mettendosi  a fare comunicati invece di agire ... informata dai lavoratori del tenore del comunicato trasmesso dal titolare di Parte Pubblica,  ha  inoltrato richiesta per sapere quali  e quante sigle abbiano già designato i componenti e quali no, anche per evitare così  ogni rischio di una  riduzione del lauto stipendio del nostro Capo del Personale dovuta al mancato raggiungimento degli obiettivi 2015!

Esecutivo USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti

02 marzo 2016 AGGIORNAMENTO

Il Capo del Personale emana il decreto costitutivo del nuovo CUG MIT 2016 (vedi sotto allegato decreto)