Il ministro Delrio vieta lo sciopero del 26 alla faccia di democrazia e costituzione

Il ministro Delrio vieta lo sciopero del 26 alla faccia di democrazia e costituzione

Il provvedimento, sottolinea, "si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito".

Comprendiamo bene  tutti ora lo sforzo dell'alto burocrate proteso ad armonizzare il diritto di Sciopero con il diritto alla Libera circolazione attraverso... una dose mai vista di ipocrisia (fa troppo caldo, ci sono i turisti, l'utenza si esaspera, potrebbero verificarsi disordini...).

L'utenza ed i lavoratori dei Trasporti si esasperano tutti i restanti giorni dell'anno, per questo si Sciopera, non per creare un danno all'utenza!

Il ministro dei trasporti Delrio ha peraltro precettato i lavoratori del trasporto pubblico locale che avevano deciso di scioperare il 26 giugno per sole 4 ore.

Uno sciopero che lo stesso ministero e la commissione di garanzia hanno ritenuto invece legittimo e regolare.


Siamo ormai agli atti autoritari degni dei peggiori anni di questo paese.

Se si vieta un diritto costituzionale senza alcuna reale motivazione vuol dire che stiamo andando verso un qualche cosa che somiglia molto ad un regime.


Ma sappia il ministro che non sta facendo gli interessi dei cittadini: ma sta tutelando soltanto aziende e privatizzazioni.


I lavoratori, non solo quelli del trasporto pubblico locale, non saranno certo contenti di quest'ennesimo atto illegittimo e repressivo.


In Italia lavoratrici e lavoratori hanno aperto gli occhi e sanno distinguere ormai chi sta operando contro il lavoro, contro la democrazia e contro la costituzione.

Roma, 23 giugno 2017             

Unione Sindacale di Base

USB PI Esecutivo Ministero Infrastrutture e Trasporti

Il caldo da alla testa al Ministero Trasporti