Cassa Assistenza e Previdenza Ministero Infrastrutture e Trasporti - A settembre necessarie nuove iniziative.

USB Ministero Infrastrutture e Trasporti Informa

Invitiamo tutti i lavoratori del ministero alla massima attenzione in previsione delle iniziative di settembre.


RIUNIONE C.P.A DEL 21 LUGLIO

A seguito delle iniziative intraprese da diversi mesi dal Consiglio d’Amministrazione della C.P.A, confluite nell’assemblea intersindacale del 23 maggio scorso, si è riusciti a coinvolgere il Capo di Gabinetto del Ministro, cons. Claudio IAFOLLA, e l’Ufficio legislativo, nella persona del cons. Ruggiero ANTONIETTI, al fine di tentare di elaborare una strategia (condivisa con l’autorità politica) tesa a risolvere le problematiche annose e, spesso, continuamente rinviate o disattese, riguardanti la Cassa di Previdenza.


I punti della vertenza avviata riguardavano:


  • 1. analisi del debito accumulato negli ultimi cinque anni e avvio di una verifica contabile sulla congruità dello stesso;
  • 2. riforma dello statuto della C.P.A., strumento inadeguato sotto alcuni profili normativi e, in parte, contraddittorio nelle disposizioni degli artt. 5 e 6 per ciò che riguarda i finanziamenti alla C.P.A., la loro ripartizione ed il loro utilizzo;
  • 3. mancata contribuzione alle entrate da parte del settore Infrastrutture.


La significativa iniziativa del 23 Maggio ha prodotto un importante intervento dell’Ufficio Legislativo, comunicato al Consiglio d’Amministrazione con una nota del Capo di Gabinetto, e che ha comportato una rivisitazione dei bilanci 2008/2010 alla luce di una diversa considerazione del debito che, secondo l’interpretazione dell’Ufficio Legislativo e del Capo di Gabinetto (ed in buona sostanza anche del Ministro Matteoli che firmerà i tre bilanci rivisitati, quale organismo vigilante) e ritenuta convincente dal Consiglio d’Amministrazione della C.P.A., dovrà contenere la quantificazione dell’indennità una tantum spettante al solo personale che cessa il rapporto di servizio nell’anno di riferimento.

Sostanzialmente, adottando questa interpretazione fornita da Gabinetto del Ministro e unanimemente condivisa dal Consiglio d’Amministrazione, il debito sarà drasticamente ridotto.


Ciò detto, rimane attualissima l’altra parte della vertenza poiché anche la riduzione del debito lascia intatti tre problemi fondamentali:

  • la bassa percentuale dei rimborsi<//u>, ben lontani dai valori del 75% (titolare e figli a carico) di qualche anno fa e la loro tardiva corresponsione (prima anche 4/6 mesi, oggi due anni);
  • non sufficiente contribuzione dell’Amministrazione per un minimo funzionamento della C.P.A., a causa dei tagli al bilancio dello stato operati anche sulla tabella dove è inserito il finanziamento alla C.P.A. (si chiede, infatti, anche un’azione volta a spostare il finanziamento sulla tabella delle spese fissa, ad oggi fortunatamente non soggetta a tagli diretti ma indiretti come il mancato rinnovo dei contratti);
  • mancata contribuzione, come detto, del settore Infrastrutture.


Quindi, pur “risolto” in qualche maniera il problema del debito rimangono le pesantissime difficoltà di sempre circa l’insufficienza delle risorse. Infatti senza un’azione incisiva volta a reperire nuove risorse, i termini qualitativi resteranno sempre bassi, con bassi rimborsi e tempi sempre molto lunghi.

Uno degli impegni presi dal Gabinetto del Ministro nell’assemblea del 23 maggio, riguardava proprio la ricerca di nuovi finanziamenti tesi sia a riequilibrare le risorse sia a realizzare quella equità assolutamente necessaria per evitare che qualcuno contribuisca e qualcun altro no (un importante riconoscimento del problema da parte dell’autorità politica).

Problema che, in sostanza, si riassume nella ricerca di fondi nei cespiti Infrastrutture e che, in questo, vedono la gravissima “latitanza” ed il disinteresse dei dirigenti Infrastrutture che nulla hanno cercato di fare in questi anni, sicuramente “aiutati” dall’assenza, fino ad oggi, dell’autorità politica sul tema. Non un problema tra lavoratori dei due settori, quindi (cui si può solo chiedere di essere più solidali tra loro, ma un problema di responsabilità “alte”.

A tal proposito abbiamo ritenuto necessario scrivere l’allegata nota, che vi preghiamo avere la pazienza di leggere.

Nella lettera si evidenzia come, a distanza di due mesi dall’impegno preso, nulla sia stato fatto per organizzare il tavolo tecnico paritetico per analizzare, congiuntamente al Gabinetto, quali fonti economiche interne (e a “costo zero” per il Ministero dell’Economia) di parte Infrastrutture potrebbero essere utilizzate per finanziare la C.P.A. in maniera finalmente solidale.

Sulla questione, come U.S.B., non ci tireremo indietro !

Coordinamento Nazionale U.S.B. Ministero Infrastrutture e Trasporti