IL MINISTRO DELRIO NON ASCOLTA? LACRIME DI COCCODRILLO DI CGIL CISL UIL

Roma -

 

 LACRIME DI COCCODRILLO?

Riunione Amministrazione MIT  OOSS del 20 novembre 2017  FUA - TELELAVORO

Dopo anni passati a firmare ogni sorta di accordi capestro al MIT (riqualificazioni per pochi con i soldi di tutti, posizioni organizzative distribuite con logiche clientelari, scippo dalla CPA di 80 milioni di euro, ordinamento professionale a perdere, etc.) così come  a livello nazionale (da ultimo quello sulla promessa-scambio degli 85 euro lordi ed altre pericolose "amenità", per il rinnovo del CCNL, alla vigilia del referendum costituzionale), anche  CGIL, CISL e UIL, nell’incontro di ieri, dopo che la USB si era dichiarata contraria nel merito all’ennesimo accordo FUA 2016, hanno dichiarato la loro indisponibilità alla firma del FUA  (e degli attuali accordi sul tavolo del MIT)

Non perché contiene l'odioso "cavallo di troia" della falsa meritocrazia, oppure la vergogna dei 70 centesimi al giorno procapite di "produttività" ex FUA, o fondi insufficienti per qualsiasi progetto (fanalino di coda dei ministeri), e finanche  turnazioni incoerenti, reperibilità fittizie o non contrattate, ecc. ecc.,  cose da sempre denunciate dalla USB,  ma per protesta contro le vane promesse di intervento del Capo di Gabinetto.

La USB ha denunciato da tempo il disinteresse totale del Ministro Delrio circa lo stato di crisi del Ministero e sulle problematiche del personale e non era difficile capire che l’incontro concesso oltre un mese fa dal Capo di Gabinetto alle OO.SS. fosse  una mossa dilatoria e di facciata

D'altronde come dice il proverbio?

Chi vuole vada e chi non vuole mandi.

Staremo a vedere se quello dei sindacati concertativi è  un nuovo sussulto d’orgoglio, quanto mai tardivo visto che siamo ormai a fine legislatura e la “politica” può solo promettere, o “lacrime di coccodrillo” volte a far recuperare un po’ di consenso in vista della "conta tessere di fine anno", delle elezioni RSU o qualche voto ai loro referenti politici.


La USB ha riempito le piazze in Sciopero Generale il 10 novembre u.s. e nella successiva manifestazioni dell'11 novembre con parole d'ordine chiare, evidenziando la vera origine dei problemi anche nei ministeri e nel  Pubblico impiego, e continuerà a proporre soluzioni e creare conflitto vero e non a fasi alterne, dove e fino a quando serve e nel solo interesse dei lavoratori.


Non siglato quindi, al momento, l'accordo FUA 2016 così come non siglato l'accordo proposto sul telelavoro MIT (dopo la fine della sperimentazione), che erano all'ordine del giorno.
(La sola sigla UNSA-SAMC si era resa disponibile a firmare subito)  Bene per qualche giorno ci sentiamo meno soli a non firmare accordi a perdere... poi per altri prevarrà... il "senso di responsabilità"...

Comunque, ribadita concordemente detta pregiudiziale seppur tardiva, delle mancate risposte sul piano politico, tutte le OO.SS. hanno elencato una serie di priorità,  prima fra tutti la ridefinizione delle funzioni e dei fabbisogni del ministero che è, ragionevolmente, preordinata alla firma di altri accordi pur essenziali.
Basti pensare alla giustificazione del reperimento  risorse, alle progressioni di fascia e di area, alla formazione,  alla stabilizzazione dei distaccati, alla mobilità,  alla necessità di  frenare gli interpelli "impazziti", ormai giornalieri, da parte di tanti dirigenti attenti solo ai loro obbiettivi quando non a convenienze di bottega, all'accordo sugli incentivi lavori, alle nuove assunzioni (in ipotesi), alla possibilità di compensare le enormi criticità organizzative ed i disagi, attraverso una organizzazione più equa dei settori MIT, ecc.

Insomma un "universo" di argomenti da affrontare, accumulatisi  in un ministero lasciato in  abbandono per anni dai propri referenti politici, con la complicità di buona parte del corpo dirigenziale, che  sembra preoccuparsi più di affidare mega appalti e consulenze, di fare procedimenti disciplinari, di trasferire o discriminare i delegati sindacali scomodi.
 
Certo verificheremo le risposte dell'Amministrazione, a partire dal mantenimento di qualche  impegno preso  dal nuovo Capo del Personale dr. Enrico Finocchi, di fatto alla sua prima riunione con le OO.SS. MIT.

Ma se il  buon giorno si vede dal  mattino  non è stato un bell'esordio quello del suddetto dirigente "titolare di parte pubblica" che nei primi mesi trascorsi nel suo incarico ha, secondo la nostra sigla, già fatto diversi scivoloni.

La USB ha stigmatizzato infatti subito il comportamento del dirigente che ha assunto posizioni ben poco convenienti per un Capo del Personale ed anzi decisamente scorrette:


1)
ha ritenuto il personale MIT troppo vecchio per provare a reperire fondi per la sua formazione:  praticamente da rottamare. E infatti procede avallando  appalti da 200 milioni di euro  per il CED Motorizzazione rifiutandosi di confrontarsi con  le OO.SS. perchè ormai...  i giochi sono fatti (vedi qui informativa alla USB sull'ineluttabile leggerezza delle  esternalizzazioni nel MIT),  quando invece i settori  informatici del MIT avrebbero bisogno di una maggiore e profonda attenzione da parte di tutti.

2) ha  poi candidamente definito "domestiche" le elezioni della CPA cambiando le regole a partita iniziata a vantaggio di una sigla.  (Vedi qui a pagina 22 della Raccolta dei Verbali della Commissione elettorale CPA 2017).

3) è incappato piu di recente in una evidente gaffe quando a fronte del "putiferio" creatosi in casa INPS con la  vicenda della prescrizione contributi, si è affrettato ad invitare,  con tanto di circolare,   i lavoratori del MIT a vedersela da soli e a non rivolgersi comunque al proprio datore di lavoro e questo ancor prima di aver atteso la nuova circolare INPS, facendoli diciamo così... inquietare non poco

(segui sotto la notizia sulla prescrizione per la nuova circolare INPS di proroga  dei termini al 2019, la nota della USB al Capo del Personale, ecc .)

 USB PI MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

sotto anche le suddette bozze di accordo al momento respinte