AGENZIA ANSFISA PARTE APPARENTEMENTE CON IL PIEDE SBAGLIATO... Ma si capisce subito il trucco.

Roma -

   

                “INCONTRO SINDACALE”  AL MIT

              19 MARZO 2019

Su convocazione del dr. Enrico Finocchi  Capo del Personale e titolare di parte pubblica del MIT, si sono riunite le OO.SS. rappresentative del MIT per valutare i considerevoli riflessi della costituzione della Agenzia Ansfisa sul dicastero, anche con riferimento al nuovo Regolamento di riordino per il dicastero che è in cantiere.       

Erano presenti al tavolo, convocate non si è ben compreso a quale livello e su quale tavolo dal direttore dell’ANSF,  alcune organizzazioni sindacali rappresentative in ANSF.

Il direttore generale dell’ANSFISA ing. Alfredo Mortellaro era presente in riunione.

Aperto il sipario si è francamente assistito ad una scena da operetta: l’intera riunione è stata condotta, quindi in qualità di rappresentante di parte pubblica dal suddetto direttore generale ANSFISA che però, sebbene abbia subito confessato la sua poca conoscenza delle relazioni sindacali ed incalzato dalla  USB PI,  si è dichiarato non ancora operativo ed in grado di svolgere le relazioni sindacali.

Questo non gli ha evidentemente impedito di fornire una ampia, quanto opinabile, informativa sulla sua attività di avvio dell’Agenzia, valutazioni sulle professionalità, sugli aspetti contrattuali, sulle ipotetiche sedi sulle tempistiche, ecc.

Sono rimasti del tutto silenziosi i rappresentanti dell’Amministrazione che avevano invece convocato la riunione!  Evidente il trucco, per nulla nascosto per poter casomai riportare  in qualche decreto la ben nota locuzione “sentite le organizzazioni sindacali” e senza un reale e corretto confronto con i lavoratori dei settori coinvolti. Diciamo da subito che non ci stiamo a deroghe di corrette relazioni sindacali e ci riserviamo ogni necessaria iniziativa in merito.

Gli eventuali dubbi sulla buona fede del dirigente sono stati dissipati dalle chiarissime  intenzioni da lui espresse per l’Amministrazione, cioè di emanare entro fine mese lo Statuto dell’Agenzia ed il Regolamento ed eventualmente i bandi e nulla ha proferito in merito a quelle domande da noi rivolte relativamente alle sedi di lavoro, agli articolati contrattuali sia di parte fissa che parte variabile; tutte quelle domande di cui sono  legittimamente portatori i lavoratori delle varie componenti confluenti in ANSFISA.

Sollecitato da molti dei  presenti, il Direttore Generale ANSFISA  ha poi ammesso una intensa attività in corso di “orientamento al reclutamento” del personale da far confluire, mentre non c’è ancora traccia del bando di selezione né dei criteri e dei contenuti.  E’ stato viceversa esplicitato che in ANSF è in atto un bando per il reclutamento di personale già autorizzato per il 2019, per il quale era stata attivata la prevista obbligatoria mobilità i cui requisiti ci risultano essere stati modificati in corso d’opera.

Agli atti e sul sito ANSF esiste una situazione di disallineamento di requisiti tra mobilità e conseguente bando di reclutamento; tale operazione invalida di fatto il bando o in alternativa nella migliore delle ipotesi rischia di generare inevitabili contenziosi. 

Si è dissolta così la promessa trasparenza dichiarata dalla consulente inviata in rappresentanza del ministro Toninelli nella riunione presso il MIT del 29 gennaio u.s..

In una condizione complessa, essendo ben note le problematiche non risolte del settore ANSF, l’incertezza sulle funzioni reciproche,  i punti di caduta del decreto istitutivo, il contesto contrattuale  in mutamento, non solo si parte insomma col piede sbagliato ma si consolida il rischio di creare subito condizioni molto difficili e fertili  per contenziosi, invece di porre le necessarie basi per le opportunità risolutive  e favorevoli ai lavoratori dell’Agenzia, processi trasparenti, chiarezza sulle risorse,  regolamentazione delle attività da svolgere. 

In questo clima si consuma il rischio fortissimo di generare nella nascente ANSFISA comparti di personale provenienti dalle varie citate realtà, che saranno chiamate, a parità di titoli e professionalità, a responsabilità enormemente sbilanciate.

La USB ha abbandonato il tavolo ribadendo la richiesta, già formalmente inoltrata nei giorni scorsi al direttore generale ANSFISA, di convocare immediatamente le OO.SS. e questo preventivamente alla emanazione degli atti regolamentari dell’Agenzia e dei bandi per discuterne cioè i contenuti ed testi e proporre criteri consultando i lavoratori.

Auspicando, in questa delicata fase la massima unità sindacale, prendiamo atto di un comunicato resoconto della riunione di altre sigle  in ambito ANSF che sostanzialmente rischia di avallare l’operato dell’Amministrazione, seppur definito “confuso”,  che nasconde la malcelata intenzione di non disturbare il  manovratore già dai primi atti.

Roma,  21 marzo 2019

USB Pubblico ImpiegoANSF/ANSFISA

USB Pubblico Impiego MIT