Assemblea 11 GIUGNO 2016 - Un folto numero di dirigenti e rappresentanti sindacali dà definitivamente addio alla Cgil e molti di loro aderiranno all'USB.
10 giugno 2016
COMUNICATO STAMPA
Un folto numero di dirigenti e rappresentanti sindacali dà definitivamente addio alla Cgil e molti di loro aderiranno all’USB. Fra questi Sergio Bellavita, già segretario nazionale Fiom, storico rappresentante dell'opposizione in Fiom e in Cgil, nonché portavoce nazionale dell'area “Il sindacato è un'altra cosa”.
La decisione verrà ufficializzata nel corso dell’Assemblea pubblica che si terrà a Roma domani, 11 giugno, presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50/a, alle ore 10.00. Alle 12.30, presso lo stesso Centro Congressi, una conferenza stampa approfondirà le ragioni di questa scelta.
Una scelta difficile e sicuramente dolorosa, per chi per anni ha tentato di modificare dall'interno un sindacato la cui continua involuzione è iniziata decenni fa, ma assunta con la determinazione di voler continuare a rappresentare gli interessi dei lavoratori.
Dopo le dimissioni dal sindacato di Camusso e Landini, ieri Sergio Bellavita ha reso nota la sua decisione (qui il video) affermando: “Aderisco all'USB, la più grande organizzazione del sindacalismo di base, perché credo che oggi questa possa essere la casa comune per praticare la costruzione di una reale alternativa a Cgil, Cisl e Uil”.
Saranno in molti a seguire Bellavita nella sua scelta di adesione all’USB: rappresentanti sindacali, RSU e delegati ex Cgil, tra i quali Maria Pia Zanni, del Direttivo nazionale della Confederazione e della Funzione Pubblica Cgil, e molte rappresentanze aziendali Fiom degli stabilimenti FCA (Fiat) di Termoli e Melfi. Tanti altri saranno comunque i rappresentanti e gli iscritti che passeranno all’USB, in quella che si configura come una vera e propria frana per Camusso e Landini, le cui conseguenze non si fermeranno certo a domani.
In questi anni hanno scelto di entrare nell’USB numerosi iscritti, delegati e dirigenti dalla Cgil, fra cui Maurizio Scarpa, già vicepresidente del Direttivo nazionale, e Franca Peroni, già componente la segreteria nazionale della FP. È di ieri l’adesione di Alessandro Chieregato, già dirigente nazionale della FP Cgil e già membro della Segreteria della Camera del Lavoro di Padova, che oggi sarà all’inaugurazione della nuova sede USB di Venezia.
L’USB dà un caloroso benvenuto a questi nuovi compagni di viaggio, a questi nuovi iscritti e militanti, insieme ai quali daremo ancora più forza all'unico sindacato che oggi rappresenta una reale, concreta e conflittuale alternativa a Cgil, Cisl e Uil.
L'Assemblea di domani a Roma avvierà inoltre la costruzione dello sciopero generale, per dare una risposta dura e determinata al Governo Renzi, alle politiche economiche e sociali imposte dall'Unione Europea, al tentativo di modificare e peggiorare la Costituzione, per la difesa dei Contratti nazionali, per il lavoro e l'occupazione, per salari e pensioni adeguati, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di milioni di abitanti di questo Paese.
Unione Sindacale di Base
Coordinamento lavoratori MIT
Oggi, 11 giugno, a Roma, un'assemblea molto partecipata ha sancito l'adesione ad USB di tanti dirigenti e militanti che hanno ritenuto concluso il proprio percorso in Cgil.
Provengono da tante regioni, da aziende, fabbriche ed uffici, da categorie diverse, con un obiettivo comune: continuare l'esperienza e la lotta sindacale nell'Unione Sindacale di Base.
Sergio Bellavita, nella sua introduzione, rivolto sorridendo ad USB ha detto “... eccoci in USB, scusate il ritardo....”.
Una battuta alla quale abbiamo con calore risposto con un applauso e con un sentito: “Benvenuti!”.
La storia dell'opposizione in Cgil è sostanzialmente finita. Da anni compagne e compagni hanno tentato di mantenere in Cgil la speranza di un cambiamento radicale delle politiche di questa confederazione che invece si è ormai trasformata in qualche cosa che farebbe inorridire i vecchi sindacalisti che hanno fatto la storia sindacale di questo paese. La Cgil è diventata organizzazione del tutto simile a Cisl e Uil con le quali ha progettato e sta attuando un mutamento sostanziale del concetto stesso di sindacato. Non più un soggetto sociale che tratta quando deve e fa conflitto quando serve. Stanno costruendo un sindacato che, in perfetta sintonia con i poteri economici e finanziari che oggi governano la globalizzazione dell'economia e delle società, vuole porsi quale interlocutore di tali soggetti avendo come obiettivo la cogestione del potere. Ma sbagliano anche in questo perché i grandi potentati economici, anche attraverso i loro fedeli esecutori come Renzi, Hollande e la Merkel, non hanno neanche più bisogno del sindacato che collabora, non lo considerano più quale un soggetto con il quale trattare e decidere e lo hanno relegato a semplice strumento di controllo sociale.
Questo processo è durato decenni ed anche in Cgil oggi è giunto a fine corsa. La Camusso, insieme al suo ex “nemico” Landini, hanno deciso di fare piazza pulita di quel che rimaneva dell'opposizione interna ed è in questo clima che si è consumato l'ultimo pesantissimo attacco ai delegati Fiom della Fiat e al portavoce dell'Area di opposizione in Cgil “il sindacato è un'altra cosa” Sergio Bellavita.http://www.usb.it/index.php?id=1132&tx_ttnews[tt_news]=89157&cHash=c427cf0b8f
Pur comprendendo quindi l'amarezza con la quale si sta misurando chi ora, come Sergio e tante altre compagne e compagni, ha deciso che la propria esperienza in Cgil si è conclusa, crediamo che si creino oggi le condizioni per ampliare il progetto al quale noi lavoriamo da anni: la ricostruzione del sindacato.
A questi amici e compagni e a tutti coloro che nei prossimi giorni e mesi si avvicineranno ad USB diciamo che non c'è bisogno di ricominciare da zero.
Ricominciamo da tre: insieme!
1. Da un progetto comune di cambiamento e di costruzione del sindacato di classe che in questi anni, a prescindere dalle appartenenze sindacali, ha visto spesso lavorare insieme sindacalisti e lavoratori dell'opposizione Cgil e del sindacalismo alternativo e indipendente.
2. Da un sindacato come USB che ha una sua struttura e dimensioni tali da poter rappresentare un nucleo forte, determinato e organizzato. Un sindacato che pone la lotta e l'unità dei lavoratori sopra ogni cosa. Una solida base dalla quale partire per continuare a costruire l'alternativa.
3. Dalla pratica del conflitto, dalla condivisione di obiettivi ambiziosi ma credibili e necessari al tempo stesso, dalla convinzione che la rappresentanza reale dei lavoratori si costruisce attraverso la partecipazione, l'organizzazione, la militanza e la democrazia.
Siamo convinti che questi nuovi compagni di viaggio e di lavoro sindacale si troveranno in una nuova casa accogliente e che insieme a chi da decenni si è impegnato nella costruzione del sindacalismo di base ed a chi nel recente e meno recente passato ha già abbandonato la Cgil (e non solo), si riuscirà a sviluppare una vera alternativa sindacale e sociale in questo paese.
Il documento sottoscritto
Il nostro nuovo inizio, in USB
La Cgil ci ha dichiarati incompatibili. Ebbene si!! Siamo incompatibili con chi colpisce i suoi delegati e le sue delegate che lottano nei luoghi di lavoro! Siamo incompatibili con una Fiom che espelle i suoi delegati più combattivi in Fca esponendoli alla rappresaglia di Marchionne! Siamo incompatibili con un sindacato che non è in grado di schierarsi contro il progetto Renziano di attacco e riscrittura della Costituzione! Siamo incompatibili con una Cgil che consente passiva e complice la liquidazione del modello sociale!
Incompatibili nel pensare di poter proseguire una battaglia di minoranza senza possibilità di praticare l’opposizione in una Cgil nemica dell’antagonismo sociale.
Incompatibili e decisi a non mollare perché di sindacato c’è sempre più bisogno!!!
Come testimonia la straordinaria esperienza dei lavoratori francesi contro il “Jobs Act” d’oltralpe la lotta di classe non è finita, la vera passività è dei gruppi dirigenti di Cgil Cisl Uil. Noi vogliamo essere parte di coloro che quotidianamente costruiscono conflitto, vertenze,contro potere, rappresentanza.
Per questo serve “Un nuovo inizio”! Abbiamo voluto chiamare così l’assemblea di oggi 11 giugno proprio per rappresentare la volontà di proseguire il nostro impegno per la ricostruzione del sindacato di classe, democratico e conflittuale in questo paese. Per queste ragioni aderiamo all’USB, al più grande sindacato di base del nostro paese convinti che oggi sia la casa comune di tutti e tutte coloro che non si rassegnano al sindacalismo complice ed alle sue pratiche di peggioramento della condizione dei lavoratori.
Siamo certi che saranno in molti a seguirci nel prossimo periodo.
Sergio Bellavita Comitato Centrale Fiom
Maria Pia Zanni direttivo nazionale Cgil
Antonello Colaiacomo assemblea generale Cgil nazionale
Giuseppe Tiano Cgil Cosenza direttivo Cgil Calabria
Mario Maddaloni direttivo nazionale FILCTEM
Nico Vox direttivo nazionale Fp
Giacomo Divizia Fiom Cuneo
Cantoni Calimaco RSU Fiom Parma
Enrico Morza RSU Fiom parma
Laura Marcone Flc Bologna
Ernesto Masullo Direttivo FP Campania
Irene Ciccio’ Flc Monza Brianza
Felice Antenucci segreteria regionale Fiom Molise
Massimo Fierro Rsa FiomFca termoli
Ernesto Marcovicchio Rsa Fiom Fca Termoli
Leonardo Di Maio Rsa Fiom Fca Termoli
Domenico Cappella Rsa Fiom Fca Termoli
Domenico De Stradis Rsa Fiom Fca Melfi
Giuseppina Imbrenda Rsa Fiom Fca Melfi
Antonio Genovese RSA Fiom Fca Melfi
Dario Filippini direttivo nazionale Spi
Giacomo Casarino Spi genova
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