ASSENZE PER VISITE E PRESTAZIONI MEDICHE USB LANCIA PETIZIONE PER ABROGARE NORME RESTRITTIVE

 

In allegato la petizione. (dal nazionale.)

La tutela della salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione. Sulla base di tale principio i lavoratori del pubblico impiego sono riusciti a conquistare alcune specifiche norme di salvaguardia.

La furia demolitrice dell’attacco attuato a colpi di decreti contro i lavoratori pubblici negli ultimi sei anni ha progressivamente ridimensionato il valore delle norme a tutela della salute in questo settore.

Ultimo in ordine di tempo è il decreto-legge 101/2013, convertito in legge 125/2013, che ha peggiorato le norme relative alle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, modificando il comma 5-ter dell’articolo 55-septies del D.lgs 165/2001.

La circolare n. 2/2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica, a firma del precedente Ministro on. Gianpiero D’Alia, ha addirittura interpretato in modo ancora più restrittivo quanto contenuto nel d.l. 101/2013. Le assenze giornaliere per malattia per sottoporsi a visita o prestazioni mediche, previste in precedenza dal D.lgs 165/2001, sono trasformate in permessi orari per motivi personali, secondo le diverse discipline dei contratti collettivi nazionali, o coperte con permessi brevi e banca delle ore.

La USB intende contrastare con forza questo ennesimo attacco al diritto alla salute, promuovendo come prima iniziativa una petizione tra tutti i lavoratori del pubblico impiego per sostenere la richiesta di abrogazione del comma  16-bis dell’art. 4 del d.l. 101/2013 e di annullamento della circolare n. 2/2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica.

C’è un modo concreto per esprimere l’indignazione contro questo ulteriore provvedimento di legge che colpisce i lavoratori pubblici: firmare, sostenere e divulgare in tutti i posti di lavoro la petizione inviata insieme al presente comunicato.

Terminata la raccolta firme nel posto di lavoro, la petizione va consegnata inviata ai seguenti indirizzi mail:


- Dipartimento Funzione Pubblica –  protocollo_dfp@mailbox.governo.it

- USB Pubblico Impiego –                 pubblicoimpiego@usb.it

 


Assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche, esami diagnostici

 Dal sito USB Ministero del  Lavoro

Roma – lunedì, 13 ottobre 2014

Come è tristemente noto a tutti/e, il ministero della funzione pubblica con la circolare n. 2 del 17/02/2014, ha interpretato il contenuto del d.l. 101/2013 (convertito nella legge 125/2013) in modo ancora più restrittivo, capzioso, contraddittorio e penalizzante per i lavoratori. Contro tale circolare la USB ha formulato una petizione indirizzata al ministro Madia che ha raccolto migliaia di firme.


Il ministero dell’interno, con una nota del 28/4/2014 firmata da direttore centrale e trasmessa a tutti gli uffici del personale, l’ha sospesa e quindi presso lo stesso ministero, la circolare n. 2/2014 non viene applicata. Dunque come abbiamo scritto in un comunicato dell’8/5/2014, “si può fare!” .


Però non si è fatto, meno che mai al ministero del lavoro, che brilla sempre più degli altri per il trattamento riservato ai suoi dipendenti.


Ora, tutta la materia relativa alle assenze dal servizio per malattie, visite specialistiche, congedi parentali, permessi per studio ecc. è stata inclusa in una trattativa presso l’ARAN con le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative, concernente la definizione di un Contratto Collettivo Nazionale Quadro in materia di rapporto di lavoro di P.A. (si allega l’atto di indirizzo della presidenza del consiglio dei ministri).


La prima riunione interlocutoria si è avuta in data 18.9.2014, la seconda a fine settembre.


Nel dare questa informativa non vogliamo fomentare false aspettative nei lavoratori: ogni accordo a “costo zero” e volto al risparmio di spesa rappresenta sempre un arretramento dei diritti e delle tutele del lavoro e il rischio è ancora più alto in assenza del rinnovo del CCNL scaduto nel 2009.


 

L’USB ha proclamato lo sciopero  generale il 24 ottobre contro le scelte economiche e sociali del governo e per il rinnovo del contratto collettivo di pubblico impiego e invita le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare alle tante manifestazioni che si terranno sul territorio nazionale.

 

Roma, 10 ottobre 2014