I lavoratori (quelli veri) e Montezemolo

Roma -

ASSENTEISMI E PRESENZIALISMI

 

Montezemolo è presidente della Maserati (dal 1997) è presidente della FIAT (dal 2004), della Fiera Internazionale di Bologna e della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (Luiss), è consigliere di amministrazione del quotidiano La Stampa, PPR (Pinault/Printemps Redoute), Tod's, Indesit Company, Campari e del Bologna Calcio. E sono solo gli incarichi più conosciuti.

 

Luca Cordero non è assenteista, trova il tempo per essere ovunque: interviste, convegni, inaugurazioni, appare in televisione, avvia consultazioni, incontri, ricevimenti, invia indicazioni e strali. E sorride, sorride sempre. E' sereno, quanto può essere sereno chi arriva a malapena a 7 milioni di euro annui di reddito.

 

Dal 27 maggio 2003 è Presidente di Confindustria ed oggi si propone anche quale controparte dei sindacati nei rinnovi contrattuali del pubblico impiego (avendo del tempo libero...)

 

Montezemolo sta come un Papa e parla come un Papa. Il fatto che i dati citati siano sbagliati, come in parte ammesso da “Il sole24ore”, giornale di Confindustria che evidentemente Montezemolo non legge, e che si ricomprenda nell'assenteismo qualsiasi causa di assenza, dalla malattia all'infortunio, dalla maternità ai congedi per motivi di famiglia retribuiti e non, è indifferente. L'importante è indicare l'origine di tutti i mali.

 

Passi per gli stipendi dei Mincato. degli Scaroni, dei Cimoli, di politici, magistrati, professori, dirigenti e compagnia spendendo (con relative pensioni d'oro), ma l'impiegata di Ascoli Piceno con 70 giorni di assenza proprio non la tolleriamo.

 

Insomma, ogni volta che si parla di rinnovi contrattuali salta fuori l'”autorevole personalità” ad indicare la retta via. Dopo Ichino e Lanzillotta è il momento del top manager più cotonato del circo.

 

Noi pubblici dipendenti fannullonieassenteistimangiasoldi, lavoriamo 36 ore la settimana, abbiamo l'obbligo dell'esclusività, percepiamo mille euro e non siamo sereni, perché a fine stipendio avanza... troppo mese. Abbiamo gli stipendi più bassi d'Europa ed una spesa per la Pubblica Amministrazione e lo stato sociale assai inferiore alla media dell'Europa occidentale.

 

Non siamo sereni perché da anni ci rubano il frutto del nostro lavoro. E' un furto con destrezza. Si chiama inflazione e vacanza contrattuale.

 

Però, quando è il momento di pagare le tasse, noi, noi ci siamo tutti e paghiamo fino all'ultimo centesimo. Gli assenteisti delle tasse sono nella platea che annuisce e plaude al rigore. Prima ci diano stipendi dignitosi, rinnovi contrattuali regolari, e poi parliamo dei premi per i meritevoli.

 

Se lo stipendio è basso e lo Stato sociale è sempre meno presente (eufemismo), le assenze crescono, altrimenti le esigenze di famiglia, la cura di figli ed anziani, non troverebbero risposta. E' ovvio.

 

Ma queste sono risposte serie e Luca Cordero non merita tanto. E' il presidente della FIAT, azienda per la quale General Motors preferì pagare miliardi di euro di penale piuttosto che diventarne partner.

 

E' il presidente di Confindustria che esalta la produttività, mentre le imprese si mangiano più di 70 miliardi di euro di incentivi statali per contribuire ad un aumento del PIL quasi pari a zero.

 

E' il paladino della meritocrazia che si laurea in ritardo (25 anni, fonte: biografieonline.it) e trova subito lavoro, se così si può dire, come responsabile della squadra corse della Ferrari (che aveva bisogno come il pane di un laureato in giurisprudenza).

 

La vita dei lavoratori, questa è una cosa seria. Non capirà mai che quello che definisce un costo è la vita delle persone, d'altronde nel nostro paese ancora muoiono nelle imprese più di mille lavoratori all'anno, anche per risparmiare sui costi della sicurezza (e poi ci dicono che chi rischia è l'imprenditore!)

 

Chi vuole uno Stato ancor più a servizio delle imprese e della produttività, prima di chiedersi cosa può fare lo Stato si chieda cosa fa lui per lo Stato.

RdB CUB Università Genova