LA LOTTA PAGA ! REINTEGRATO Dante De Angelis
Lunedì 26 ottobre - UNA SENTENZA CHE RIMETTE AL CENTRO IL TEMA DELLA TUTELA E DELL’AUTONOMIA DEGLI RLS DALLA CONTROPARTE
La sentenza di reintegro di Dante De Angelis pronunciata oggi a Roma dal Giudice del Lavoro Dario Conte assume un’importanza simbolica che va oltre il caso specifico.
Un licenziamento intimidatorio, quello di Dante, che le FS hanno usato come minaccia verso tutti gli altri Rls ed in ultima analisi contro tutti i ferrovieri per tappare loro la bocca.
Dante ne esce a testa alta. Con coerenza ha rifiutato di cedere al ricatto delle FS disposte a reintegrarlo in cambio della ritrattazione delle sue puntuali denunce sui rischi connessi alla cattiva manutenzione, all’usura e ai mancati controlli dei treni Eurostar .
La sentenza è la dimostrazione che si può vincere senza “venire a patti” e rimette al centro della discussione la questione dell’autonomia dei Rappresentanti alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Autonomia dai datori di lavoro e dai loro interessi a “risparmiare” sulla sicurezza come le tante “Thyssen” stanno lì a dimostrare, necessità di superare l’idea “collaborazionista” che sta alla base del testo unico sulla sicurezza.
La salute dei lavoratori è, come il salario, una variabile dipendente dai costi nella testa dei padroni. Solo il riconoscimento in capo agli Rls (senza che gli stessi subiscano ritorsioni e minacce) di un reale potere di denuncia e di blocco immediato delle attività nocive o rischiose per la salute e la vita stessa delle lavoratrici e dei lavoratori può impedire che si ripetano vicende come quelle che abbiamo visto in questi anni (dalla Pertusola alla Marlane-Marzotto, da Porto Marghera alla Breda Fucine ecc..)
Il ritorno di Dante al suo lavoro è motivo di grande soddisfazione oltre che uno stimolo per tutti noi a proseguire la “marcia” per impedire che la pesante “ristrutturazione” in atto nei trasporti ferroviari (e non solo) passi ancora una volta “sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”.