Ministero Infrastrutture e Trasporti - IL SILENZIO OBBLIGATORIO !!!

Varese -

INFRASTRUTTURE: MINISTERO SPENDE 6 MILIONI IN PUBBLICITA’ E SANZIONA UN DIPENDENTE CHE SI ESPRIME SU RIDUZIONE DI FONDI PER SERVIZI

Comunicato stampa:  USB, contrasteremo in ogni sede questo grave atto intimidatorio

Roma – martedì, 31 maggio 2011

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha tagliato le risorse destinate alle attività istituzionali ed alle attività ispettive della ex Motorizzazione Civile, ma ha investito più di 6 milioni di Euro in una campagna sulla sicurezza stradale.

Secondo l’Unione Sindacale di Base, la migliore e la più costosa delle campagne serve a ben poco - anzi, può risultare amaramente beffarda - se al contempo le strutture, le donne e gli uomini istituzionalmente preposti a garantire la sicurezza stessa, non vengono messi in condizione di assicurarla nel loro quotidiano lavoro. Ma a chi non è d’accordo e non tace, il Ministero infligge sanzioni disciplinari.

E’ accaduto a Mario Macaluso, lavoratore e delegato sindacale USB dell'Ufficio Motorizzazione Civile di Varese, che da privato cittadino, attraverso delle e-mail inviate fuori dall'orario di lavoro, dalla propria abitazione e senza esprimere critiche o riprovazione nei confronti del ministero, ha messo in rilievo la riduzione di risorse destinate allo svolgimento effettivo dei servizi erogati all’utenza.
          
La USB considera questo provvedimento disciplinare un grave atto di intimidazione, non solo perché adottato nei confronti di un proprio delegato, ma in quanto rappresenta una minaccia verso tutti i lavoratori, sancendo una forte limitazione della loro libertà di opinione, di critica e del diritto di esprimerla pubblicamente.

La USB porrà in atto ogni iniziativa consentita dalla legge al fine di contrastare questo atteggiamento intimidatorio e, facendo proprie le opinioni espresse dal singolo lavoratore, ribadisce tutta la sua critica nei confronti dell’impiego di qualsiasi risorsa economica per soggetti esterni, a fronte delle sempre più difficili condizioni di esercizio delle attività essenziali dell’Amministrazione stessa.

USB Pubblico Impiego


Comunicato sindacale USB Ministero Infrastrutture e Trasporti

IL SILENZIO OBBLIGATORIO

L’amministrazione taglia i fondi delle attività ispettive presso autoscuole e autofficine (per non parlare delle risorse destinate al personale e alla cassa) e, contestualmente, investe 6 milioni di euro in comunicazioni istituzionale sulla sicurezza stradale, ma guai a chi non è d’accordo: non sta bene che i lavoratori esprimano la propria opinione!

Come tutti sapete, il ministero ha avviato una campagna istituzionale di comunicazione per la sicurezza stradale, ma la migliore e la più costosa delle comunicazioni sulla sicurezza della circolazione stradale serve a ben poco (ed è persino amaramente beffarda) se allo stesso tempo le strutture e gli uomini istituzionalmente preposti a garantire la sicurezza stessa non vengono messi in condizione di assicurarla nel loro quotidiano lavoro. Infatti, il MIT da tempo non utilizza le risorse e le professionalità interne così come previsto dalla normativa vigente (art. 6 della legge 7 giugno 2000 n. 150), ormai il personale che dovrebbe svolgere attività di comunicazione si limita alla stipula di contratti ed ai relativi pagamenti, perdendo in professionalità.

Al MIT invece non esiste un solo ufficio di comunicazione, perché quelle competenze sono curiosamente sparse tra i dipartimenti: ufficio relazioni con il pubblico presso la DG personale, Centro Coordinamento Sicurezza Stradale-CCISS presso la Direzione Generale sicurezza stradale, comunicazione telematica interna ed esterna internet, intranet e posta elettronica presso la Direzione Generale Sistemi Informativi, Statistici e la Comunicazione, oltre agli uffici di staff del ministro. A questa parcellizzazione delle competenze interne, l’amministrazione ha deciso di abbinare l’affidamento della campagna promozionale a soggetti esterni (e poco importa se la partecipazione di celebrità viene offerta gratuitamente, se vengono comunque stanziati 6 milioni di euro per le spese di diffusione)

Il ministro Matteoli prevede da un lato tagli alle risorse destinate alle attività istituzionali e dall’altro finanzia campagne di comunicazione che, se non affiancate a più mirate ed incisive azioni previste dal codice della strada in virtù della titolarità di tessere di polizia stradale, a ben poco servono ( se non a “far girare l’economia” per agenzie pubblicitarie e concessionarie di pubblicità sui vari canali tv e quotidiani).

Ai lavoratori riserva promesse non mantenute, come il passaggio dell’area A e sanzioni disciplinari a chi dissente: la USB deplora questa gestione e ritiene che, così come vengono continuamente modificate dal governo disposizioni di legge in ogni ambito al fine di tagliare i bilanci pubblici a causa delle ristrettezze imposte dalle attuali condizioni economiche, anche il ministro Matteoli dovrebbe attuare all’interno del MIT una politica di ottimizzazione delle spese per le campagne promozionali, utilizzando al massimo il personale interno (tra l’altro già formato allo scopo), implementando poi le funzioni operative del ministero così come previsto dal Codice della Strada.

Il Ministero ha deciso di infliggere una sanzione disciplinare al delegato USB di Varese Mario Macaluso, che ha fatto notare pubblicamente con delle e-mail (peraltro senza esprimere critiche o riprovazione nei confronti del ministero) la contestuale riduzione di risorse destinate allo svolgimento effettivo dei servizi erogati all’utenza, finalizzati certamente all’incremento della sicurezza stradale.

Non è un caso che chi viene punito disciplinarmente sia un delegato sindacale USB, che oltre a contribuire efficacemente con il proprio lavoro quotidiano alla sicurezza della circolazione stradale, si è sempre impegnato per perseguirne l’incremento e il miglioramento, attraverso la valorizzazione delle risorse e professionalità interne. La USB considera infine il provvedimento disciplinare un grave atto di intimidazione, non solo perché viene adottato nei confronti di un proprio delegato, ma perché rappresenta una minaccia verso tutti i lavoratori, sancendo una forte limitazione della loro libertà di opinione e del diritto di esprimerla pubblicamente.

La USB porrà in atto ogni iniziativa consentita dalla legge al fine di contrastare questo atteggiamento di intimidazione dell’amministrazione e, facendo proprie le opinioni espresse dal singolo lavoratore, esprime tutta la sua critica nei confronti dell’impiego di qualsiasi risorsa economica destinata a soggetti esterni, a fronte delle sempre più critiche condizioni di esercizio delle attività essenziali dell’amministrazione stessa.

Roma, maggio 2011

COORDINAMENTO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Renato SCIORTINO Pasquale AIELLO Lorenzo PIANGATELLI

Massimo MANCINI Maria VOLPE RINALDI Riccardo DI PIETRO Catia CARIGLIA

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