Ministro Delrio e il MIT condannati due volte per condotta antisindacale contro USB

Nazionale -

Comunicato stampa - il ministro Graziano Delrio e il MIT condannati due volte per condotta antisindacale contro USB.

A fondo pagina le sentenze del Tribunale del Lavoro

 

venerdì, 02 marzo 2018

 

Dai Tribunali del Lavoro di Roma e Pavia una doppia condanna per condotta antisindacale insegue  il ministro Graziano Delrio che:

1) Non ha mai incontrato le Organizzazioni del Ministero.

 

2) Non ha mai risposto sulle gravissime criticità interne del dicastero.

Il ministro ha omesso di rispondere sulle vergognose discriminazioni in atto verso  funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,  peraltro  delegati della USB PI,  vessati per aver denunciato consulenze e appalti d’oro nei settori informatici e per aver segnalato  precise responsabilità e omissioni nei settori della sicurezza, da ultima quella ferroviaria sul territorio nazionale,  rifiutando l’informazione e il confronto e senza mai colpire le evidenti responsabilità dirigenziali.

In questi giorni il ministero arriva persino, con un comportamento a dir poco opaco,  a respingere il contributo dei  Rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori ferroviari alle indagini sul gravissimo incidente mortale di Pioltello.

Mentre Delrio arriva, toccando il fondo in materia di relazioni sindacali,  a dichiarare espressamente che “ai rappresentanti non deve essere resa neppure la informativa sulla organizzazione del lavoro negli uffici del MIT”.

Cioè i  dirigenti fanno quello che vogliono e lo fanno  di nascosto, per  tener fuori le organizzazioni sindacali come la USB che denuncia quando occorre  le criticità o la illegittimità.

Corrono oggi affannati in aiuto del ministro Delrio e dei politici suoi pari che questo “sistema” antidemocratico sostengono,  i firmatari del vergognoso nuovo CCNL che non a caso reca una  norma degna dei regimi,  l’art.7,  che  esclude i non firmatari da ogni confronto successivo all’informativa, tentando così di assicurare tavoli composti  solo  dai “rappresentanti” di comodo.

Un modo antidemocratico che tuttavia viene ora  pesantemente sanzionato, e in maniera esemplare dai Giudici del Lavoro che condannano il ministero ed i responsabili,  segnando un altro punto a favore della difesa dei diritti di tutti i lavoratori.

Sebbene sia a fine mandato il ministro, il Capo del Personale attuale e la dirigente uscente per le relazioni sindacali del MIT,   in questi giorni devono fare i conti con due pesanti condanne per antisindacalità nei confronti della USB PI, che suonano come monito ai successori di Delrio.

La prima del Tribunale del Lavoro di Roma che con sentenza   n. 17325/2018   del 22.2.2018 impone per il futuro  all’amministrazione l’obbligo di fornire la informativa  alle RSU ed ai rappresentanti sulle materie organizzative,  annullando diversi ordini di servizio dichiarati illegittimi.

La seconda del  Tribunale di Pavia che con la sentenza  n. 34/2018 del 1.02.2018   condanna per la seconda volta in appello l’amministrazione,  sostanzialmente richiamando l’obbligo di non scegliersi i rappresentanti sindacali  (di comodo aggiungiamo noi) , come avvenuto presso la DGT-NO Motorizzazione Civile di Brescia/Pavia.

Con la USB un altro passo avanti nella difesa della democrazia.

 

Dispositivi e sentenze sono pubblicate sotto ed in via di aggiornamento in attesa dei testi definitivi.


Aggiornamento 11 giugno 2018: pervicacemente i dirigenti del MIT, allergici fino all'estremo alla democrazia, si oppongono, ovviamente a spese della pubblico erario, ed ottengono un'altra sonora bocciatura dal Tribunale Lavoro di Roma (vedi sotto conferma sentenza microorganizzazione e relativo comunicato) 


USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti