MOTORIZZAZIONE CIVILE: IN ATTO UNO SMANTELLAMENTO TUTTO A VANTAGGIO DEI PRIVATI E A DANNO DEI CITTADINI

Le RdB-CUB denunciano il caso emblematico dell’ufficio di Roma Est

Roma -

Lo smantellamento della pubblica Amministrazione messo in atto dalla Finanziaria 2007 attraverso il blocco delle assunzioni, la privatizzazione di servizi e la mobilità del personale non risparmiano gli uffici della Motorizzazione Civile, che rappresentano uno dei settori più importanti per la vigilanza e l’applicazione delle norme del Codice della Strada, e quindi della sicurezza.

Se nelle piccole province la situazione rimane ancora gestibile, nei grandi centri come Milano e Roma si è vicini al collasso. Nelle tre sedi di Roma il personale rimasto negli Uffici della MCTC con molte difficoltà riesce a svolgere le funzioni di istituto previste (esami patente, revisioni, collaudi, sportelli al pubblico, passaggi di proprietà, vigilanza sul recupero punti della patente, visite ispettive, immatricolazioni ecc.) e nonostante tutto cerca di offrire il servizio al cittadino. Ma lo stesso obiettivo non è evidentemente condiviso dai politici, che attraverso le decisioni assunte dai Direttori mirano chiudere gli uffici al pubblico.

A questo proposito le RdB-CUB intendono denunciare l’ emblematico caso della Motorizzazione di Via Casilina. Aperta nel 1994 e sita nella Zona Est di Roma, questa sede ha un bacino di utenza di circa 400 mila cittadini con un organico di 25 unita non sempre presenti. Il Direttore della Motorizzazione di Roma, Ing. Domenico Iacoangeli, per poter attuare quanto prima possibile la chiusura di questo servizio pubblico, ha cominciato con il blocco delle revisioni per gli autobus, spostate alla Motorizzazione di Roma Sud, la chiusura dell’ufficio per le prenotazioni degli esami delle patenti ed ha trasferito contro la loro volontà due dipendenti ad altre sedi. La volontà di chiudere la Motorizzazione di via Casilina è stata esplicitata da più di un dirigente, che ha espressamente sottolineato: “dobbiamo ritirarci dal territorio”.

Ovviamente il servizio al pubblico nell’ufficio di via Casilina sta avendo forti ripercussioni, e l’utenza che, a fronte delle grandi distanze in una città come Roma, non può recarsi nelle altre sedi della MCTC, è costretta a ricorrere ai servizi forniti dai privati sostenendo costi notevolmente superiori. A nulla è valsa la protesta sindacale e le proposte atte a rendere un servizio migliore per il cittadino senza mobilità del personale: le decisioni prese sono state irrevocabili e indiscutibili. Il danno è per l’utenza,  il vantaggio per il privato.