RdB-MIT 2 a 0: il giudice del lavoro di Roma condanna ancora una volta il Ministero Infrastrutture e Trasporti per condotta antisindacale
RdB - MIT 2 a 0 VIDEOSORVEGLIANZA
Nuova condanna al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per attività antisindacale.
Sicuramente una brutta estate per il Ministero che dopo aver subito, alla fine di luglio, la prima condanna dal Tribunale del Lavoro per aver esternalizzato dei servizi senza aver informato il sindacato, è stato condannato per la seconda volta dal Giudice per aver installato delle apparecchiature di videosorveglianza, senza aver convocato il sindacato e aver contrattato: “ il Ministero perde il pelo ma non il vizio ”.
Venuta a conoscenza, in maniera casuale, che stavano per iniziare i lavori nell’ufficio della motorizzazione di Roma per l’installazione di telecamere nelle aule degli esami informatizzati, la RdB-USB ha chiesto un urgente incontro al Direttore, Ing. Michele Ciaccia, per verificare la notizia. Il Responsabile dell’ufficio durante la riunione con tutti i sindacati ha fatto presente che i lavori erano già iniziati e che non era tenuto a nessun tipo di contrattazione, poiché, a suo parere, le apparecchiature non rientravano fra quelle previste per la videosorveglianza.
A nulla sono valse le ragioni e le tesi presentate al Direttore, con le quali, in diverse riunioni, si è tentato di spiegare, invano, che le apparecchiature erano a tutti gli effetti di videosorveglianza e, riprendendo i lavoratori durante i loro compiti di istituto, per l’installazione si doveva contrattare con le OO.SS. (come previsto dalla Legge 300/70, “Statuto dei Lavoratori”) e nel caso non si fosse raggiunto l’accordo la trattativa doveva proseguire con l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, come previsto dalla norma.
Le pessime relazioni sindacali e la volontà di imporre le decisioni senza alcuna contrattazione hanno prevalso sulle volontà di trovare delle soluzioni.
Durante l’udienza del 10 agosto, davanti al Giudice del lavoro si è presentato, per giustificare le scelte del Direttore dell’UMC di Roma, il Direttore Generale della Motorizzazione, l’ Architetto Maurizio Vitelli che, motivando come giuste le scelte fatte dall’ing. Ciaccia, ha detto che la stessa Direzione Generale ha ritenuto opportuno installare le apparecchiature di videosorveglianza in tutti gli uffici senza alcuna consultazione sindacale e che questo serviva per la massima trasparenza prevista durante gli esami per la patente. La RdB-USB ha evidenziato, che questo tipo distrumentazione non solo non risolve il problema della trasparenza ma aggrava qualsiasi intervento dell’esaminatore che, su richiesta del candidato (visto che i terminali per i quiz informatizzati hanno parecchie problematiche e spesso si bloccano), deve recarsi presso la postazione ed intervenire per la risoluzione del problema.
Le apparecchiature avrebbero ripreso la scena che, essendo peraltro priva di audio, avrebbe potuto prestarsi ad una interpretazione diversa rispetto a quello che stava realmente accadendo.
Ma il problema fondamentale era la mancata convocazione delle parti sindacali e la volontà chiaramente espressa di non voler affrontare alcun tipo di contrattazione, come previsto dalla legge.
La Rdb-USB ha accolto con soddisfazione la condanna del Tribunale del lavoro nei confronti del Ministero, provvedimento che richiama nuovamente l’Amministrazione a mantenere corrette relazioni sindacali e sottolinea l’importanza del rispetto dei diritti dei lavoratori.
Roma, 23 agosto 2010
Coordinamento nazionale USB-Rdb Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Pasquale Aiello – Riccardo Di Pietro - Massimo Mancini - Lorenzo Piangatelli
Renato Sciortino – Maria Volpe Rinaldi