ROMA Piazza della Repubblica ore 15 MANIFESTAZIONE NAZIONALE
LA CRISI LA PAGHINO BANCHIERI, PADRONI, EVASORI - GARANTIRE LAVORO, REDDITO, PENSIONI, CASA, SERVIZI PUBBLICI E BENI COMUNI
SABATO 28 MARZO 2009 ROMA P.za Repubblica ore 15
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
In occasione della riunione dei Ministri del Welfare del G14, che si terrà a Roma dal 28 al 31 marzo 2009 il PATTO DI BASE, assieme a tutte le forze sociali e di movimento che si battono per non pagare la crisi, ha organizzato una grande manifestazione nazionale.
Sono migliaia le aziende che chiudono e centinaia di migliaia i licenziamenti, ma il governo foraggia, con i soldi di tutti i cittadini, banchieri e bancarottieri che sono i veri responsabili della più grande crisi economica del dopoguerra.
I lavoratori sono lasciati in balia della crisi, i contratti non vengono rinnovati, la cassa integrazione copre in minima parte, e solo per alcuni, la perdita di salario, centinaia di migliaia di precari vengono mandati a casa senza alcun reddito, si vorrebbe rimettere mano alle pensioni e portare l’età pensionabile delle donne a 65 anni, crescono gli sfratti, si fomenta il razzismo contro gli immigrati e per impedire che i lavoratori e i cittadini si organizzino per difendere salario e diritti, il Governo vorrebbe vietare gli scioperi e le manifestazioni conflittuali
DIFENDIAMO OGNI POSTO DI LAVORO E IL
DIRITTO DI SCIOPERO
MOBILITIAMOCI A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA DEL PATTO DI BASE:
• Blocco dei licenziamenti;
• Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
• Aumenti consistenti di salari e pensioni, reddito minimo garantito per chi non ha lavoro;
• Aggancio dei salari e pensioni al reale costo della vita;
• Cassa integrazione almeno all’80% del salario per tutti i lavoratori/trici, precari compresi,
continuità del reddito per i lavoratori “atipici”, con mantenimento del permesso di soggiorno per
gli immigrati/e;
• Nuova occupazione mediante un Piano straordinario per lo sviluppo di energie rinnovabili ed
ecocompatibili, promuovendo il risparmio energetico e il riassetto idrogeologico del territorio,
rifiutando il nucleare e diminuendo le emissioni di CO2;
• Piano di massicci investimenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scuole,
sanzioni penali per gli omicidi sul lavoro e gli infortuni gravi;
• Assunzione a tempo indeterminato dei precari e re internalizzazione dei servizi;
• Piano straordinario di investimenti pubblici per il reperimento di un milione di alloggi popolari,
tramite utilizzo di case sfitte e mediante recupero, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio
immobiliare esistente; blocco degli sfratti, canone sociale per i bassi redditi;
• Diritto di uscita immediata per gli iscritti/e ai fondi-pensione chiusi;
• Difesa delle garanzie costituzionali, della libertà di espressione e del diritto di sciopero.