SOTTOSCRITTO IL CCNL MINISTERI. RdB CUB INSODDISFATTA E PREOCCUPATA -il testo del ccnl-

In allegato il testo dell'ipotesi di CCNL 2006-2009

Nazionale -

RdB CUB, a conclusione della trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del comparto Ministeri, esprime forte preoccupazione per l'evidente tentativo, nei contenuti del contratto, di limitare fortemente la funzione e la presenza del sindacato, in particolare, riguardo a esternalizzazioni, privatizzazioni e mobilità.

Quindi proprio in quei processi finalizzati allo smantellamento della P.A. sulla base del Memorandum sottoscritto da cgil, cisl e uil.


RdB CUB sottoporrà alla consultazione dei lavoratori del comparto il testo definitivo del CCNL dopo il vaglio della Corte dei Conti.

Sulla base dell'esito di questa consultazione assumerà le decisioni relative alla sottoscrizione del contratto.

 

 


14 luglio 2007 - Ansa

STATALI: RDB CUB, FORTE PREOCCUPAZIONE,CONSULTARE LAVORATORI

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Forte preoccupazione per i processi di esternalizzazione e privatizzazione delle attività dei ministeri viene espressa dalla Rdb Cub che non ha oggi firmato l'accordo per il rinnovo dei dipendenti dei ministeri e che annuncia che assumerà le decisioni dopo aver consultato i lavoratori. «Rdb Cub - è scritto in un comunicato - a conclusione della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il comparto ministeri esprime forte preoccupazione per l'evidente tentativo dei contenuti del contratto di limitare fortemente la funzione e la presenza del sindacato in particolare sui processi di esternalizzazione, privatizzazione e mobilità quindi proprio quei processi finalizzati allo smantellamento della pubblica amministrazione in seguito alla sottoscrizione da parte di Cgil, Cisl e Uil del memorandum». Rdb Cub - prosegue la nota - «sottoporrà alla consultazione dei lavoratori del comparto il testo definitivo dell'accordo dopo il vaglio della Corte dei Conti sulla base dell'esito di quella consultazione Rdb Cub assumerà le decisioni relative alla sottoscrizione del contratto».

STATALI: 101 EURO D'AUMENTO, ARRIVANO PREMI AL MERITO
LA CARTA DEI DIRITTI DEGLI UTENTI E LE PAGELLE DEI CITTADINI
di Lucia Manca

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - È stato firmato l'accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche pure ai lavoratori di quegli uffici 'promossì dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi resi. La firma di oggi dell'Aran (che rappresenta il governo) e i sindacati giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l'Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all'ultimo momento. Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche l'individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l'entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre. Quello di oggi è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L'auspicio ora il ministro per le Riforme Luigi Nicolais, dell'Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. «Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego». Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola «produttività» al di là delle «sterili polemiche» passate. E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo». A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.

Statali: Nicolais soddisfatto, premi ai piu' meritevoli
I sindacato auspicano rapida conclusione di altre trattative

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, e' soddisfatto per la firma del rinnovo contrattuale dei lavoratori dei ministeri. 'Questo accordo - ha rilevato - rappresenta il primo passo di attuazione dell'intesa sul lavoro pubblico firmata il 6 aprile tra governo e sindacati. Nel contratto sono previsti una pluralita' di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti piu' meritevoli'. 'La positiva conclusione del negoziato consente di guardare con ottimismo ai prossimi impegni per gli altri comparti, primo dei quali quello della scuola, le cui trattative sono attualmente in corso'. E' una delle indicazioni fornite dall'Aran nel comunicato nel quale riporta i dettagli dell'accordo. Tutte le sigle sindacali esprimono soddisfazione per il risultato, ad eccezione della Rdb-Cub - non ha firmato, rinviando la decisione a dopo la consultazione con i lavoratori - che vede con forte preoccupazione 'i processi di esternalizzazione e privatizzazione delle attivita' dei ministeri'.


15 luglio 2007 - Corriere della Sera

Nicolais: ora gli altri accordi. Podda (Cgil): l'80% dei nostri iscritti a favore dei riconoscimenti ai più bravi
Pubblico impiego, «pagelle» per i ministeriali
Siglato il contratto di 200 mila statali. Oltre all'aumento di 101 euro, premi individuali al merito

MILANO - Obiettivi da raggiungere e premi al merito, individuale e collettivo. È la prima volta che vengono indicati e messi nero su bianco in un contratto dei dipendenti pubblici, e di quelli che forse più scontano la cattiva fama di «fannulloni», i ministeriali, due istituti che persino in alcune aziende private vengono riconosciuti solo alla dirigenza.
Ed è una novità non da poco quella contenuta nel contratto dei 200 mila lavoratori dei ministeri, siglato ieri da governo e sindacati dopo un braccio di ferro durato un anno e mezzo, risolto con la firma per un aumento medio mensile, a regime, di 101 euro, e l'introduzione dei premi individuali al merito e gratifiche ai lavoratori di quegli uffici pubblici promossi dai cittadini. Questi ultimi, che troveranno la «Carta dei diritti» affissa agli sportelli, saranno chiamati a compilare una «citizen satisfaction card», una sorta di pagella sui servizi ottenuti, cortesia compresa.
Quanto a quello che sarà chiamato il «premio per l'apporto individuale al lavoro», a tutti i lavoratori non dirigenti saranno indicati, all'inizio dell'anno, gli obiettivi da raggiungere. È facoltà del capoufficio avvisare nel corso dell'anno il dipendente che si discosta eccessivamente dall'obiettivo, ma in caso di controversia il lavoratore che pensa di aver subito un'ingiustizia può rivolgersi ai sindacati. Per il ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, l'accordo «rappresenta il primo passo di attuazione dell'intesa sul lavoro pubblico firmata il 6 aprile tra governo e sindacati ». Ricordando la «pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva», Nicolais si è augurato che «rapidamente possano essere chiusi gli altri contratti del pubblico impiego ». E particolarmente soddisfatti sono apparsi gli esponenti sindacali.
«Speriamo di mettere a tacere chi dice il sindacato fatica ad affrontare il tema del merito» è stato il commento del segretario Cgil della Funzione Pubblica, Carlo Podda, secondo il quale l'accordo «è un atto di giustizia nei confronti dei lavoratori che chiedono di essere valutati per le loro capacità e il loro impegno». La meritocrazia è diventata un tema cruciale per il sindacato al quale, secondo un sondaggio effettuato dalla Cgil in vista delle elezioni nelle Rsu il prossimo autunno, ha detto Podda, «qualcosa come l'80% dei lavoratori chiede di essere valutato in base al merito ». Tanto che le novità introdotte «sono anche frutto della impostazione dei sindacati », che tra l'altro hanno chiesto e ottenuto norme più stringenti per le esternalizzazioni.
Anche per il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo». A contestare l'accordo sono stati le rappresentanze di base (Rdb-Cub) che non hanno firmato Come per Nicolais, l'auspicio dell'Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A., e di Cgil, Cisl e Uil, è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri 2 milioni di lavoratori pubblici ancora senza contratto, a cominciare da quelli della scuola.


15 luglio 2007 - Rainews 24

Firmato l'accordo per gli statali: 101 euro di aumento. Arrivano i premi al merito

E' stato firmato l'accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche pure ai lavoratori di quegli uffici 'promossi' dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi resi.
La firma di ieri dell'Aran (che rappresenta il governo) e i sindacati giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l'Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all'ultimo momento. Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sara' destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche l'individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l'entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre.
Quello di ieri è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L'auspicio ora il ministro per le Riforme Luigi Nicolais, dell'Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. "Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego".
Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto "innovativo" che da' concretezza alla parola "produttivita"' al di là delle "sterili polemiche" passate. E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una "tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo". A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.


15 luglio 2007 - Il Mattino

Statali, via libera ad aumenti e premi
Oltre 200mila i dipendenti interessati agli scatti in vigore da settembre Nicolais: primo passo
di ALESSANDRA CHELLO

Via. Ora l’accordo è ufficiale. Con tanto di firma tra i sindacati e il governo. Gli statali hanno il loro contratto. Rinnovato di zecca. E così per gli oltre 200mila ministeriali è in arrivo una busta paga più pesante. L’aumento medio mensile a regime sarà di 101 euro. Non solo. Scatteranno anche una serie di premi individuali al merito per quei lavoratori degli uffici promossi dai cittadini. Una sorta di gratificazione per il miglior servizio. Proprio come accade già da tempo in America. La faccenda funziona così: gli utenti saranno informati dei loro diritti attraverso una Carta specifica che sarà affissa nei posti di lavoro. E in base alla qualità, alla cortesia e all’efficienza del servizio daranno una sorta di pagella che poi farà scattare un premio in euro a chi se lo sarà conquistato. L’accordo arriva dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l’Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici. Un tira e molla con nel mezzo anche la proclamazione di uno sciopero generale revocato all’ultimo momento. Solo lo scorso maggio, infatti, è stata raggiunta un’intesa a Palazzo Chigi, in base alla quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche l’individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l’entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre. Quello di ieri è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L’auspicio ora del ministro per le Riforme Luigi Nicolais, dell’Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. «Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare le prestazioni e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego». Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola «produttività». E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una «tappa importante del processo di rinnovamento della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo». A contestare l’intesa è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.


15 luglio 2007 - Il Piccolo

Aran e sindacati firmano l’accordo
Premi al merito e 101 euro d’aumento per i ministeriali

ROMA - È stato firmato l'accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche pure ai lavoratori di quegli uffici «promossi» dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi resi.
La firma di ieri dell'Aran (che rappresenta il governo) e i sindacati giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l'esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all'ultimo momento.
Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sarà destinata a premiare la produttività.
Tra le novità anche l'individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l'entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre.
Quello di ieri è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L'auspicio ora del ministro per le Riforme Luigi Nicolais, dell'Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola.
«Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola «produttività» al di là delle «sterili polemiche» passate.
E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo».
A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.


15 luglio 2007 - Il Tirreno

L’accordo riguarda i duecentomila ministeriali ma potrebbe fare da apripista
Statali, firmato il contratto
101 euro al mese e premi al merito. Ora resta la scuola. Gli aumenti dovrebbero scattare a settembre. Sindacati soddisfatti

ROMA - E’ stato firmato l’accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche anche ai lavoratori di quegli uffici "promossi" dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi resi. La firma di dell’Aran (che rappresenta il governo) e dei sindacati giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l’Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all’ultimo momento.
Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche l’individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l’entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre.
Si tratta del primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. Ora l’auspicio di governo e sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. «Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego». Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola «produttività». A contestare l’accordo le sigle autonome Rdb-Cub che hanno deciso di non firmarlo.


15 luglio 2007 - Giornale di Vicenza/Brescia Oggi/Arena

CONTRATTI. Soddisfatti Aran e sindacati
Statali, siglato l’accordo per i ministeriali

ROMA - Ieri alle 19 è arrivata la firma dell’accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200.000 ministeriali. L’intesa tra Aran e sindacati prevede un aumento medio di 101 euro a regime: di questi, 93 andranno ad incrementare il salario tabellare, la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. I premi saranno dati agli uffici «promossi» dai cittadini. Arrivano anche premi al merito individuale.
Si tratta del primo contratto degli statali, interessa il biennio economico 2006-2007 e il quadriennio normativo 2006-2009. La firma segue a una lunga vertenza tra governo e Cgil, Cisl e Uil, con un duro braccio di ferro sulle risorse da destinare ai contratti pubblici. Solo in maggio le parti hanno trovato un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale la prossima Finanziaria dovrà prevedere 3,7 miliardi in più per il settore pubblico.
Un’altra novità di questa stagione contrattuale, che interessa oltre tre milioni di lavoratori, è l’individuazione di un termine di 55 giorni per l’entrata in vigore dell’accordo anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Restano ancora senza contratto oltre due milioni di dipendenti pubblici, tra i quali quelli della scuola, Inps, Inail, Inpdap, delle agenzie fiscali, della sanità, degli enti locali, della presidenza del consiglio.
Il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda, esprime soddisfazione: «L’accordo è significativo per i lavoratori ministeriali, ma rappresenta un punto di riferimento anche per gli altri comparti». «Speriamo», ha auspicato, «che questa firma porti a un rapido volgimento dell’intera stagione contrattuale». Il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco: «Sono importanti il nuovo ordinamento professionale, la costituzione di un fondo per premiare la produttività individuale e collettiva».
«La conclusione del negoziato consente di guardare con ottimismo ai prossimi impegni per gli altri comparti, primo dei quali quello della scuola, afferma l’Aran. Interviene anche il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, soddisfatto: «L’accordo prevede strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e a consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli». A contestare l’accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che non ha firmato.


15 luglio 2007 - La Voce d'Italia

Tra gli altri contratti da chiudere rimane quello del comparto scuola
Statali, firmato l'accordo. 100 euro di aumento
Il nuovo contratto degli Statali prevede anche premi di produttività. Soddisfatti i sindacati
di Alessandro Sichera

Roma - E' stato firmato l'accordo per il rinnovo del contratto degli statali: a regime, 101 euro di aumento medio mensile per gli oltre 200 mila ministeriali, ma anche premi individuali e gratifiche pure ai lavoratori di quegli uffici "promossi" dai cittadini i quali, informati dei loro diritti atraverso la Carta degli utenti affissa nelle bacheche dei luoghi di lavoro, daranno una sorta di valutazione ai servizi resi.
La firma di ieri tra l'Aran (l'agenzia che rappresenta il governo) e le confederazioni sindacali arriva dopo una lunga vertenza con l'Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamaione di uno sciopero revocato all'ultimo momento. Già a maggio, infatti, Palazzo Chigi aveva raggiunto raggiunto un accordo che prevedeva 3,7 miliardi in più nella prossima legge Finanziaria: dei 101 euro di aumento, 93 andranno ad incrementare il salario tabellare e la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Quello di ieri è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. Ora, dunque, l'asuspicio per il ministro per le Riforme Luigi Nicolais, l'Aran e i sindacati è che le trattative si concludano anche per gli altri lavoratori del settore pubblico, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare dal comparto scuola.
"Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego."
Soddisfatti anche i sindacati che parlano di "contratto innovativo" e di "concretezza alla parola produttività". A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.