ACCORDO FUA 2008 II livello Consiglio Superiore Lavori Pubblici - Un cattivo esempio.

Roma -

 

Si è svolta martedì u.s. la prima riunione per la ripartizione FUA 2008 per i lavoratori del C.S. LL.PP.  (Qui l'accordo nazionale con gli importi ripartiti per sedi)

L'Amministrazione ha presentato alle RSU ed OO.SS. una prima bozza di accordo. (Disponibile sotto in allegato) Al di là delle cifre in gioco, la RdB Pubblico Impiego ha fortemente contestato alcuni punti sostanziali, francamente inaccettabili anche sul piano dei diritti, mentre gli altri soggetti sindacali presenti hanno avallato la proposta dell'Amministrazione. Certo l'accordo nazionale pone (fortunatamente) dei vincoli alla distribuzione differenziata del già magro salario accessorio e pertanto le cifre da destinare alla cosiddetta produttività individuale sono limitate. (Vedi art. 4 e 5 del testo ora proposto.)

Salvo quindi l'art. 5 (produttività collettiva) e nel merito dell'art. 4 della proposta:

  • art.4 comma 1 - si attribuiscono indennità a lavoratori che svolgono funzioni ordinarie (non sono individuati turni, reperibilità, ecc.) giustificando ciò con disagi o sovraccarichi lavorativi cronici esistenti dovuti, quindi, ad una cattiva organizzazione del lavoro che non dovrebbero pagare solo alcuni lavoratori. Non vengono poi forniti dati relativi agli effettivi destinatari di dette prebende.

Cosa poi molto grave, secondo la RdB, è l'attribuzione, di indennità economiche alle figure previste dalla normativa sulla sicurezza (D.lgs.81/08), fino ad arrivare a remunerare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, cioè: l'Amministrazione propone di pagare (con i soldi dei lavoratori) il suo stesso controllore !

Chissà se Trenitalia riserverebbe trattamento analogo ad un certo Dante De Angelis.


      • art.4 comma 2 – le posizioni organizzative vengono considerate come strutturali, e quindi “automatiche”, mentre invece l'istituto delle P.O. individua una carenza della Amministrazione (che dovrebbe pagarsi quindi da sola) e che dovrebbe essere occasionale e non certo cristallizzata, salvo cattiva gestione. Ed ecco la proposta di utilizzare, manco a dirlo, tutto l'importo disponibile, destinandolo ai beneficiari delle P.O. e sottraendo così le relative quote FUA agli altri lavoratori.

Chi sono i destinatari delle P.O.? Hanno ben operato? Non è dato sapere: o meglio l'informazione sarà successiva (forse dopo la firma?) e non preventiva come è scritto nel citato accordo del 9 marzo 2006. Trasparenza zero.


Per finire, l'Amministrazione ha espressamente dichiarato che la proposta è immodificabile... alla faccia della trattativa sindacale. Questa prima ed ultima bozza di accordo sarà quindi gentilmente riproposta, a parte qualche virgola corretta, nella prossima riunione, per la firma di chi vorrà avallare tali logiche clientelari.

In reazione alla pesantissima compressione dei salari e dei diritti dovuta al fallimento delle politiche dei redditi degli ultimi 15 anni (FUA) e delle analoghe imminenti ricette di falsa meritocrazia tanto care ai soliti noti, gli analoghi accordi delle sedi romane, in particolare della Motorizzazione Civile, Via Caraci, Via dell'Arte e di molti Provveditorati e sedi periferiche si sono conclusi ridistribuendo il salario che è di tutti i lavoratori a tutti i lavoratori, tolti i disagi effettivi e le indennità di legge.

Il Coordinamento  RdB/CUB MIT