Circolare 6693 MIMS Green pass a casa e autorizzazione ferie si no... forse...
Invece di semplificare l'Amministrazione MIMS emana circolari fantasiose che inducono confusione. Il Capo del Personale mantenga invece gli impegni e si confronti con i rappresentanti.
Che l'intera pandemia sia stata caratterizzata da normative confuse è un dato di fatto così come è un fatto che il MIT/MIMS abbia interpretato spesso in modo arbitrario e con circolari contraddittorie le disposizioni creando confusione e disagio. Un atteggiamento che la USB ha più volte denunciato negli ultimi mesi.
La circolare ultima in ordine di tempo 6693 in data 11.2.2022 a firma del Capo del Personale non sembra fare eccezione seppure ci lasci davvero basiti per i contenuti cui si spinge.
(vedi qui a questo link oppure a fondo pagina la circolare incriminata).
Emanata senza neppure l'informativa alle OOSS sostiene principi davvero singolari:
1) Bisogna produrre il cosiddetto green pass rafforzato anche se si sta a casa in lavoro agile equiparando, anche ai fini sanitari e quindi dei rischi, la propria abitazione all'ufficio.
2) le ferie non sono più nel MIMS un diritto al recupero psico fisico del lavoratore ma diventano merce di scambio, arma di ricatto o strumento utile a fini diversi e trasformate a piacimento del datore ai propri scopi in altri istituti "compensativi" quindi revocate ex post lasciando il malcapitato lavoratore assente ingiustificato. (Da non credere se non fosse scritto proprio cosi!!)
Nessuno obbligava l'ormai non più "nuovo" Capo del Personale del MIMS a fare anche questo scivolone.
Altre amministrazioni si sono ben guardate dall'interpretare in modo fuorviante se non vessatorio ed al limite dell'illegittimità le normative.
Infatti il MIMS, da sempre il dicastero primo della classe nello sperimentare novità, non tiene conto nè del fatto che il decreto legge richiamato nella nota 6693/22 in questione è in attesa di conversione, nè del fatto che alcuni TAR (Lombardia e Lazio) abbiano sollevato dubbi di costituzionalità circa la sospensione dei lavoratori nel caso di inosservanza da parte dei medesimi delle norme relative alla vaccinazione obbligatoria. Come sappiamo la sopensione dal lavoro significa anche sospensione dei contributi, del salario, della maturazione delle ferie con ricadute sui diritti di cui 104/92, al D.Lvo 151/00, nonchè alle richieste di aspettativa.
La USB Pubblico Impiego MIMS ha chiesto chiarimenti all'Amministrazione invitandola ad un confronto urgente sulla fase attuale proprio sull'applicazione delle varie normative relative all'emergenza sanitaria ed al lavoro agile. (nuovo Protocollo anticovid e POLA
(vedi la nota in pdf allegata a questa email)
Il Capo del Personale Dr. Massimo Provinciali rispetti gli impegni presi nelle riunioni precedenti con i rappresentanti del Personale evitando promesse da marinaio ed ulteriori fughe in avanti che ingenereranno solo contenzioso.
Invitiamo tutti i colleghi alla massima attenzione ed a segnalarci ulteriori interpretazioni "creative" dei propri responsabili nelle sedi sia con riferimento alle ferie sia tenendo conto che non c'è obbligo alcuno di comunicare dati sensibili.