Comunicato informativo UMC Parma incontro tra OOSS e direzione attuazione protocollo Covid19

Parma -

 

A tutti i lavoratori e le lavoratrici UMC Parma Piacenza Reggio Emilia Modena - Venerdì 8 maggio Incontro con il direttore dell'UMC ordine di servizio Covid19 - Non riaprire senza regole

 

L'Amministrazione ha convocato venerdì u.s. le OO.SS. e la RSU per condividere la proposta di attuazione, anche in sede locale UMC Parma, delle direttive ministeriali (protocollo MIT del 22 aprile 2020) per la gestione della emergenza nella cosiddetta fase 2, passaggio particolarmente delicato negli Uffici della Motorizzazione Civile nei prossimi giorni.


Il direttore ing. Michele Pacciani aveva preventivamente trasmesso una prima bozza di ordine di servizio (vedi qui a questo link)
La USB ha accolto favorevolemente l'avvio del confronto, auspicando il superamento di quanto più volte evidenziato nei mesi scorsi, con precedenti comunicati e denunce cui la nostra sigla è stata costretta per carenza di chiare e formali disposizioni di servizio nell'UMC di Parma.

Dopo l'attesa di rito, anche per superare i problemi tecnici iniziali della videoconferenza, il direttore ha dato inizio alla riunione.

Siamo rimasti molto sorpresi dalla completa assenza delle altre 6 sigle sindacali rappresentative nonostante la delicatezza della tematica sul tavolo di confronto.

E' stato però lo stesso ing. Pacciani a spiegare che pur essendo state convocate ed informate, le altre organizzazioni sindacali Cgil, Confintesa, CISL, UIL, UNSA-Samc ed FLP,  non avevano manifestato alcun interesse ad intervenire all'incontro, nè hanno prodotto osservazioni.

La USB e la RSU e l'Amministrazione hanno avviato quindi il confronto prendendo atto del fatto che, successivamente alla stesura della prima bozza dell'emanando o.d.s., fossero intervenute due direttive dipartimentali (in data 30 aprile e 8 maggio recanti la modifica di alcune attività indifferibili e che hanno richiamato alcuni aspetti e termini, da integrare quindi nel documento finale.

In considerazione del repentino evolversi della situazione di emergenza e delle conseguenti normative, la USB PI e la RSU hanno auspicato un confronto periodico con la direzione.

La USB PI ha poi preso atto di una proposta scritta ed argomentata in riunione dalla stessa RSU, condividendo, in particolare, le osservazioni e le richieste che sintetizziamo in merito a:

  • emanazione dell'ordine di servizio con caratteristiche per quanto possibile omogenee per tutte le sezioni;
  • avere la garanzia della fornitura dei DPI (mascherine guanti ecc. fornite dall'Amministrazione) sia per le attività di ufficio e sportello che tecniche (chirurgiche ed FFp2) e la necessità di individuare le distanze cautelative sia negli spazi interni che esterni;
  • regolamentare con strumenti chiari e predefiniti appuntamenti e calendari delle presenze (anche se limitate nella giornata), evitando "presidi" generici e non necessari che aumentano solo i rischi.
  • chiarire meglio le relazioni tra lavoratori ed addetto esterno alla vigilanza in quanto il testo dell'ods in bozza risultava generico e prevedere la cartellonistica esplicativa delle procedure.

La nostra O.S. nel successivo intervento ha ribadito inoltre, come fatto in tutti gli altri UMC, la necessità di assumere la direzione stessa la responsabilità della regolazione dei turni di presenza (salvo ovviamente i contributi organizzativi da parte dei responsabili di sezione e dei settori), nonchè del monitoraggio, soprattutto nelle prime settimane, dei flussi effettivi nell'Ufficio e delle criticità.

Abbiamo poi richiamato il fatto che l'utilizzo di chat o videochat non ufficiali tra gli operatori e/o addirittura con l'utenza, oltre ai sistemi email e PEC (da definire bene), può ingenerare confusione e vanno evitate.

Sulla necessità che i dipendenti effettuino un resoconto giornaliero di quanto fatto, ad esclusione di attività e flussi di lavoro specifici che lo richiedono, la USB propone in tutte le sedi di prevedere periodi più distesi (settimanali o periodici e/o per obiettivi), vista anche l'attuale mancanza di regolamentazione delle modalità del lavoro agile.

Stante il blocco perdurante degli esami teoria e guida abbiamo chiesto di cassare la parte relativa dall'ods, salvo integrazione prossima, previo indispensabile regolamentazione generale MIT.

Circa la discussione emersa sull'obbligo di sanificazione preventiva dei veicoli sottoposti a revisione, pur comprendendo la difficoltà di avere la garanzia (certificazione) totale da parte dei possessori dei mezzi, la nostra O.S. si è dichiarata favorevole. La cosa essenziale è tuttavia evitare che, in carenze di direttive, gli operatori tecnici siano costretti ancora una volta al "fai da te".

In buona sostanza si è ribadita alla fine dell'incontro la necessità di circostanziare meglio alcune parti dell'atto nella stesura definitiva.

Sia la USB che la RSU hanno ovviamente richiesto di ricevere al più presto copia del nuovo documento, prima della emanazione, per poter esprimere la condivisione richiesta.

Siamo rimasti francamente stupiti quando il direttore in chiusura di riunione ha manifestato forte perplessità su questo aspetto ritenendolo persino non necessario.

Ovviamente tentare di costruire la condivisione su un atto unilaterale dell'Amministrazione, risulterebbe scorretto nei confronti dei rappresentanti e vanificherebbe il confronto stesso.

Infine la nostra sigla ha ribadito la necessità di stilare al più presto l'integrazione dei variDVR (Documento Valutazione Rischi) e condividerli convocando i RLS, e chiederà una informativa successiva in merito. Sono infatti questi documenti che devono regolare e fissare nel dettaglio le misure sanitarie e le regole organizzative per la tutela della salute.

USB Pubblico Impiego 

Ministero Infrastrutture e Trasporti - Federazione Territoriale Emilia Romagna

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La newsletter è curata dalla: USB Pubblico Impiego - MIT Ministero infrastrutture trasporti