FERMIAMO LA PRODUZIONE, FERMIAMO IL CONTAGIO SCIOPERO GENERALE

Roma -

 

 

USB conferma lo sciopero generale di mercoledì 25: quanti morti ancora perché il governo capisca

che occorre 
chiudere tutto?

Diventi lo sciopero di tutti

Il nuovo decreto varato domenica sera dal presidente del Consiglio Conte è il frutto avvelenato del veto dei padroni a un reale blocco della produzione di tutto ciò che non ha a vedere con l’emergenza e la sicurezza della vita delle persone.
Cedere ai diktat di Confindustria e delle altre associazioni datoriali è una responsabilità gravissima che aggraverà il costo di vite umane che il nostro Paese sta già pagando, assunta per garantire alle imprese di poter tornare a fare profitti.
 

Non è forse evidente che l’estensione dei contagi e del numero delle vittime si registra proprio nelle zone dove è più forte l’insediamento produttivo e dove, vista la cinica ostinazione dei datori di lavoro, migliaia di lavoratori sono costretti a trasmettersi il virus e in alta percentuale ad ammalarsi?

Per USB non solo rimangono intatti ma oggi diventano paradossalmente ancor più rilevanti quei caratteri di urgenza e di emergenza che l’hanno indotta a proclamare uno sciopero generale per mercoledì 25 marzo affinché tutte le attività effettivamente non indispensabili si fermino ed in difesa di tutti i lavoratori che comunque dovranno continuare a rimanere in servizio, perché si adottino veramente tutte le tutele di cui hanno diritto.

Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di essere ricevuti per rappresentargli la drammatica situazione di tantissimi lavoratori, a 

cominciare da quelli della Sanità, costretti a operare spesso in condizioni insopportabili e affinché si definiscano con chiarezza le sanzioni per i datori di lavoro inadempienti. Non accetteremo che Confindustria detti le regole a tutto il paese e che stabilisca di fatto qual è la cifra accettabile di morti che dovremo sopportare.

Invitiamo tutti lavoratori a partecipare allo sciopero generale nelle forme e con le modalità che oggi sono possibili, salvaguardando la tutela dei cittadini.

Quanti morti ci vogliono ancora per indurre i sindacati complici a fare il loro mestiere visto che i padroni il loro lo sanno fare benissimo da soli?

CHE IL 25 MARZO DIVENTI GIORNATA NAZIONALE DI SCIOPERO GENERALE DI TUTTI E TUTTE!

 QUI A QUESTO LINK TUTTE LE INDICAZIONI E LE NOTIZIE AGGIORNATE 

Unione Sindacale di Base

Unione Sindacale di Base Ministero Infrastrutture e Trasporti 

L’articolazione dello sciopero generale del 25 marzo 2020 Pubblico Impiego ed Aziende

Il personale turnista parteciperà allo sciopero dall’inizio del turno notturno della serata antecedente.

L'articolazione dello sciopero generale avrà una diversa forma di attuazione unicamente per i lavoratori impiegati direttamente nelle prestazioni di soccorso alla popolazione, che attueranno lo sciopero in forma simbolica per la durata di 1 (uno) minuto da svolgersi:

  • personale a qualsiasi titolo operante nel settore Sanità (Medici, Infermieri, OSS, personale ausiliario o operaio a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto di lavoro) 1 minuto tra le ore 13,30 e le ore 14,30 del 25 marzo 2020
  • personale della Polizia Municipale o locale impegnato nei controlli COVID 19 1 minuto alla fine di ogni turno di lavoro
  • personale impiegato al contrasto della pandemia nell’ISS – Istituto Superiore di Sanità 1 minuto a fine di ogni turno
  • personale in forza al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, 1 minuto a fine di ogni turno
  • personale addetto ai Trasporti 1 minuto ad inizio ogni turno di lavoro 
  • personale delle aziende erogatrici di energia, gas, acqua, 1 minuto all’inizio di ogni turno di lavoro
  • personale delle aziende che forniscono servizi di Igiene Ambientale, 1 ora di sciopero ad inizio di ogni turno
  • personale delle cooperative sociali o dipendente da imprese addetti alla assistenza e cura delle persone, 1 ora a fine turno.

 

L’appello di 400 infermieri italiani: ci stiamo ammalando a migliaia, non possiamo scioperare, il 25 marzo fallo tu     #scioperaperme

Quattrocento infermieri di tutta Italia hanno lanciato un appello a partecipare allo sciopero generale nazionale proclamato dall’Unione Sindacale di Base per il 25 marzo per indurre il governo a chiudere fabbriche e uffici non coinvolti nei servizi essenziali.

Gli infermieri, che parteciperanno simbolicamente con un minuto di sciopero, scrivono nell’appello che “noi lavoratrici e lavoratori della Sanità siamo stati lasciati da soli in prima linea a combattere l’emergenza sanitaria. Sprovvisti degli adeguati dispositivi di sicurezza, senza il test tampone se non dopo la manifestazione dei sintomi del contagio, ci stiamo ammalando in migliaia e stiamo diventanto paradossalmente noi stessi fonte di contagio”.

“Tutti i diritti ci sono stati sospesi – continua l’appello – riposi, ferie, congedi, estensione della 104, sciopero: eroi o angeli quando subiamo in silenzio, minacciati di ritorsione e licenziamento se proviamo ad alzare la testa o a disertare la trincea”.

“Il Covid-19 sta portando alla luce lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale – proseguono gli infermieri - e la palese incapacità nella gestione della salute pubblica da parte di una politica che per anni ha messo il profitto di pochi davanti alla salute di tutti”. Non è un caso se anche in questa emergenza la risposta, per alleggerire i turni massacranti legati alla carenza di personale, sono le assunzioni prcarie e gli appelli ai pensionati, anziché assumere gli idonei dei concorsi già espletati.

Gli infermieri sottolineano l’importanza della chiusura di tutte le attività produttive non essenziali, motivo alla base della proclamazione dello sciopero generale, affinché milioni di lavoratori non siano più costretti ad ammassarsi nei mezzi di trasporto per mandare avanti fabbriche, magazzini, supermercati, uffici, senza il rispetto delle più elementari norme di sicurezza, favorendo così il diffondersi del contagio.

“Il momento dello sciopero è ora! – conclude l’appello - La salute e la sicurezza prima di tutto! Seppure il nostro sarà uno sciopero simbolico – un minuto a rotazione tra il personale in servizio tra le 13,30 e le 14,30 – vi chiediamo di scioperare. Di farlo in tanti, di farlo anche per noi. Non vogliamo essere né angeli né eroi, noi siamo i lavoratori della sanità”.

Per aderire all'appello inviare una mail con nome, cognome, qualifica e luogo di lavoro all'indirizzo mail scioperaperme@usb.it 

#ScioperaPerMe
#IoNonPossoFalloTu

26 marzo 2020

UNIONE SINDACALE DI BASE

PUBBLICO IMPIEGO - MIT

 

  

USB: un grande successo lo sciopero generale per chiudere le attività non essenziali. 

Partecipatissimo stop simbolico della sanità

 

A metà giornata registriamo una partecipazione straordinaria allo sciopero generale proclamato da USB per esigere la chiusura di tutte le produzioni non essenziali ed impedire così la diffusione del contagio da coronavirus tra i lavoratori costretti non solo a muoversi su mezzi affollati – in palese contraddizione con i decreti governativi – ma a prestare la propria opera in condizioni di totale insicurezza.

Da nord a sud, da Trieste a Taranto, magazzini della logistica vuoti e fabbriche con fermate che coinvolgono anche il 70% degli operai, nonostante si debbano registrare comportamenti antisindacali come quelli di ArcelorMittal, che boicotta la giornata di lotta con il ricorso alle comandate allargate. USB denuncerà ArcelorMittal chiedendo un milione di euro di danni, da devolvere alle famiglie degli operai.

Eccezionale anche la partecipazione allo sciopero simbolico di un minuto nei servizi essenziali. Interi comandi dei vigili del fuoco hanno aderito, così come gli infermieri, i medici, gli operatori sanitari e il personale ausiliario della rete ospedaliera nazionale.

È proprio il personale della Sanità, spesso precario, a sancire la fortissima adesione di chi non può scioperare ma vuole comunque essere virtualmente presente nella giornata di lotta, anche per ricordare Daniela, l’infermiera di terapia intensiva suicida al San Gerardo di Monza, e tutte le altre vittime mietute dal Covid-19 tra gli operatori sanitari. Lo testimoniano i tanti video e foto commoventi pubblicati all’indirizzo https://www.usb.it/leggi-notizia/mercoledi-25-marzo-sciopero-generale-di-usb-chiudetetutto-foto-e-video-1116.html.

Questo 25 marzo è un panorama decisamente entusiasmante nonostante le minacciose note del Garante degli scioperi, gli anatemi patetici del Codacons e la spessa coltre di silenzio stesa dei media. Vigili urbani, ricercatori e amministrativi dell'Istituto superiore di sanità, infermieri dell'Inail, personale degli enti previdenziali, dei ministeri, delle amministrazioni locali, del fisco hanno incrociato le braccia, anche da casa interrompendo lo smart working, mentre negli istituti scolastici di tutt'Italia, al rifiuto del personale ATA di recarsi nelle scuole si è sommata la sospensione della didattica a distanza, che didattica non è.

Tutto questo avviene mentre i segretari di Cgil Cisl e Uil, che ormai hanno una cuccia stabile a palazzo, rabberciavano alla bell'e meglio un decreto imbevibile per cercare di contenere l'evidente incazzatura emersa prepotentemente tra le loro stesse file.

La straordinaria mobilitazione di oggi non è merito dei sindacati complici ma del grande e inedito movimento di massa che, pur in condizioni impossibili, ha saputo far sentire la propria voce e costringe ogni giorno i padroni, il governo e i sindacalisti loro alleati a sempre più ridicole marce indietro. La parola d'ordine era è e rimane Prima la Salute! Chiudere tutto!

Unione Sindacale di Base  - USB Ministero Infrastrutture e Trasporti