INFRASTRUTTURE: vertenza lavoratori ex Registro Italiano Dighe - stato di agitazione
L'RdB già da oltre un anno aveva riunito in assemblea il personale dell'ex Registro Italiano Dighe chiedendo con forza all'Amministrazione ed alla parte politica un'interesse ed una attenzione maggiore sia alla questione relativa alla tutela del personale da trasferire al Ministero Infrastrutture, sia in relazione ai delicati compiti svolti dall'ex RID (controllo concessionari e tutela della sicurezza dei cittadini a valle) ora Direzione Generale dighe ed Infrastrutture Idriche ed elettriche del MINF, anche con riferimento alle problematiche relative all'organizzazione del lavoro della costituita D.G. ed all'accorpamento con i lavoratori della ex D.G. Reti.
Non si è fatto nulla.
A fine anno 2007, fuori tempo massimo, l'Amministrazione invece di attivare un serio tavolo di confronto con le OO.SS., sulla base del quale sintetizzare una proposta ed avviarsi a dirimere una questione complessa, si è esercitata a chiedere pareri alla Ragioneria Generale dello Stato ed alla Funzione Pubblica, che sarebbero dovuti giungere in pochi giorni.
Dopo 4 mesi nessuna traccia dei pareri richiesti; in questo periodo però l'iter di soppressione dell'Ente ha fatto il suo corso lasciando i lavoratori in una condizione di disagio, (e di apparente debolezza) privati del salario accessorio dovuto mensilmente da ben 8 mesi, come degli anticipi missione, con gli uffici lasciati in condizione organizzativa confusa con difficoltà a svolgere le stesse funzioni d'istituto, peraltro con la poltrona di Direttore Generale di nuovo vuota fino ad un paio di giorni fa.
Si è giunti quindi al paradosso per cui dal 24 gennaio u.s. l'Ente è soppresso, ma il personale non è stato compiutamente trasferito.
Per questo i lavoratori, in assemblea con l'RdB unitariamente alle altre sigle, hanno nuovamente ripreso l'iniziativa decidendo di dichiarare lo stato di agitazione sul territorio nazionale e richiesto un urgentissimo incontro anche sulla base delle suddette difficolta operative. (Va considerato che l'Ente soppresso controllava 540 grandi dighe)
Le OO.SS. sono state immediatamente convocate, ed è stato così siglato un accordo transitorio con cui l'Amministrazione si impegna a mantenere il trattamento economico già in godimento, il completamento della riqualificazione come da accordi già sottoscritti, la polizza sanitaria ed i vari istituti contrattuali, fino alla definizione della vertenza.
Un atto che fornisce parziale assicurazione per i lavoratori dell'ex RID e che li tutela risolvendo l'urgenza, ma che rinvia la soluzione di un problema con ripercussioni dal punto di vista organizzativo.
Una responsabilità di cui questa Amministrazione si fa carico, a seguito del proprio atteggiamento di inerzia, rischiando di creare un'altra isola nell'arcipelago rappresentato dai vari ruoli mai effettivamente integrati nei due Ministeri, con tutti i problemi e le divisioni che ciò ha causato.
Alleghiamo sotto il comunicato di assemblea ed il testo dell'accordo sottoscritto da tutte le OO.SS.
p/RdB Coord.to Ministero Infrastrutture/Trasporti
Riccardo Di Pietro – Lorenzo Piangatelli