Motorizzazione Parma, Piacenza, R. Emilia, Modena - dirigente arrogante o sindacalista propositivo ?

Parma -

Lo strano caso dell'ing. Pacciani - Dr Jekyill e Mr Hyde nella UMC Parma?

Urge una scelta di campo: dirigente arrogante o sindacalista propositivo?

 

A tutti i lavoratori e le lavoratrici UMC Parma Piacenza Reggio Emilia Modena  - 23 giugno 2020

L'ing. Michele Pacciani direttore dell'UFF IV/DGTNE UMC Parma continua a stupirci.  Quanto accade sarebbe divertente ma purtroppo ne va della salute e del benessere dei lavoratori e c'è poco da stare allegri.

Apprendiamo il fatto che il suddetto dirigente è rappresentante nazionale per la sigla sindacale dei dirigenti UNADIS. Bene,  ovviamente scelta del tutto legittima e rispettabile.

Ciò che lascia di stucco è che mentre sui tavoli nazionali del Ministero, dove si parla delle problematiche e delle difficoltà della Motorizzazione, in particolare a fronte della emergenza in corso, il suddetto sindacalista predica la propria posizione (ed ovviamente della sua sigla)  auspicando valutazioni a livello locale degli interventi e misure "anticovid",  viste anche  le differenze negli  UMC e spesso tra una provincia e l'altra  (quindi, vogliamo credere, favorendo il confronto locale coi sindacati su misure ed organizzazione)  poi... dismessi i panni del Rappresentante dei Lavoratori seppure dirigenti,   e rimessosi la "giacchetta" del datore di lavoro il nostro razzola molto male. Si ostina infatti negli UMC da lui diretti (Parma, Piacenza, R. Emilia e Modena) :

1) a non adottare nè a rendere noto neppure in bozza ai sensi dell'art. 35 del d.lgs 81/08 il documento formale di integrazione al Documento Valutazione Rischi (DVR rischio biologico), sebbene siamo arrivati ormai, diciamo, alla "fase 3"  e quando sono noti a tutti i rischi dei lavoratori sia in ufficio che in operazioni tecniche interne/esterne  dovendo considerare certamente e differenziare le valutazioni sulla  esposizione al rischio, per alcuni aspetti, tra le sedi.

Ma il dirigente/sindacalista non si accontenta e "si supera"  di nuovo.

Dopo aver informato la USB che tutti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, UMC Parma e sezioni,  si sono dimessi (una scelta libera dei singoli Rappresentanti eletti dai lavoratori, che tuttavia ci ha lasciato alquanto perplessi come evidenziato nei nostri precedenti comunicati),  una volta eletto dalla RSU il nuovo RLS già a metà maggio, tenta di rigettarne l'elezione, dimostrando di non conoscere neppure l'abc delle relazioni sindacali e soprattutto contravvenendo alla legge e non vuole COMUNICARE all'INAIL il nominativo del nuovo Rappresentante. Un RLS, come noto forse a tutti  è comunque ad ogni effetto già in carica quando designato dai lavoratori o dalla RSU, indipendentemente dai desiderata datoriali. Il datore deve limitarsi a comunicare i nominativi e formare gli RLS, (ma ne ha l'obbligo!)  salvo poi   e soprattutto convocarli subito per il DVR e, si spera,  questo dovrebbe ragionevolmente avvenire prima della auspicabile fine della pandemia...

2) Nonostante le pressanti richieste della USB Pubblico Impiego il direttore non convoca le OO.SS. territoriali  e soprattutto la RSU per sottoscrivere congiuntamente il protocollo misure Covid, come avviene neglia altri UMC,  ed anche questo è un  OBBLIGO, E NON UNA FACOLTA',  obbligo che deriva dal CCNL vigente e dall'accordo Ministero/OOSS (punto 13),  firmato anche dalla sigla  UNADIS, che farà forse bene a sentire il proprio dirigente/rappresentante distratto. Insomma o siamo di fronte ad un caso di sdoppiamento di personalità oppure di malafede. Tertium non datur,  altrimenti diverremmo irrispettosi andando oltre la corretta dialettica sindacale. Ma la USB ritiene checerte cattive abitudini dirigenziali si possano perdere recuperando un rapporto sereno coi dipendenti.

Poichè infatti non ci interessa altro che la salute e la tutela dei lavoratori,  non intendiamo indugiare oltre nel su accennato dubbio e, dopo le denunce di inadempienza ed autoreferenzialità del suddetto dirigente agli organi di magistratura nella fase 1,  poichè l'emergenza sarà lunga,   abbiamo  ora diffidato il dirigente per condotta antisindacale.
Inoltre la USB ha chiesto l'intervento degli Organismi di vigilanza AUSL/Isp. Lavoro per l'applicazione delle sanzioni al datore per la mancata comunicazione del nominativo all'INAIL dell'RLS e per le azioni di legge orientate a superare l'inadempienza e ripristinare  relazioni serene anche tra le figure che la norma prepone alla sicurezza.

Vi terremo informati, ma invitiamo  tutti/e  alla partecipazione alle iniziative di confronto e di contrasto necessarie,  anche sostenendo le iniziative della RSU e degli RLS.  Ne va del benessere,  della salute, delle tutele di tutt*

USB Pubblico Impiego

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

Parma, 23 giugno 2020
 

 

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