Riapertura attività Motorizzazione Civile tra incertezze sulla sicurezza, lavoro "frazionato", "spezzettato", "a scacchiera" ed accordi individuali...

Roma -
 
 
 

  PUBBLICO IMPIEGO - MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Gli interessi economici e la fretta non prevalgano ancora sulla  sicurezza.

Il Governo riapre in urgenza le attività ed il nostro Ministero  anche in questa fase, come nelle precedenti, si limita semplicemente ad eseguire affrontando l’urgenza con ritardo e per molti aspetti impreparato.

 

LINEE GUIDA PER L’ACCESSO AI SERVIZI (SPORTELLO), OPERAZIONI TECNICHE

SUI VEICOLI ED ESAMI DI PATENTE

 

Il DPCM 17 maggio 2020 all’articolo 1, comma 1, lettera q che ha disposto che i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole possano riprendere a decorrere dal 20 maggio 2020, statuisce che ciò debba avvenire “secondo le modalità individuate nelle linee guida adottate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.

il Capo Dipartimento Trasporti dr.ssa Speranzina Di Matteo ha convocato quindi le OO.SS. il 19 maggio u.s. per il confronto sulle linee guida (datate 20 maggio) in oggetto finalizzate alla definizione delle modalità di parziale riapertura delle attività correlate.

Dette linee guida (qui sotto allegate) sono state presentate alle OO.SS. tardivamente, in quanto potevano essere prevedibili  in  anticipo rispetto al suddetto DPCM ma purtroppo, come più volte evidenziato dalla nostra O.S., tutta la fase dell'emergenza sanitaria nel MIT si è caratterizzata, fin dai primi mesi per ritardi e scarsa propensione alla definizzione di linee comuni.

Molte parti delle linee guida sono positive,  definendo procedure operative e di tutela sanitaria per tutti gli uffici;  si tratterà di garantirne l'applicazione in tutte le sedi anche migliorando la sicurezza attraverso la stesura di specifici  Documenti di Valutazione Rischi (Integrazione rischio biologico)

Sono tuttavia presenti alcuni punti di caduta in evidenza  su cui porre la massima attenzione.

Stigmatizzando i tempi strettissimi per la discussione e rilevando l’insorgenza di condizioni di rischio prossime per i lavoratori, soprattutto nelle attività operative a contatto con l'utenza,  la USB  ha rappresentato alcune questioni centrali, evidenziando tra l’altro:

1) la richiesta di modificare le linee guida con tempestività  e già nei prossimi giorni monitorando e verificando le criticità applicative  (anche in relazione alle difformità sul territorio nelle varie DGT/UMC); 

 

3) la necessità, in particolare per quanto riguarda uno dei punti più critici (esami guida) e la richiesta di l'installazione obbligatoria all'interno dei veicoli destinati alle prove di schermi divisori a norma, così come chiesto maggiore attenzione sulla qualità e tipologia dei dispositivi DPI.

 

2) la richiesta di stralciare alcuni riferimenti generici ad ipotesi di "fasi successive" (vedi veicoli "remotizzati" per gli esami guida e procedure ignote per ottobre),  ma di avviare immediatamente il confronto su programmi più approfonditi,  evitando il solito scaricabarile delle responsabilità ed il “fai da te” e/o  gli interventi dell'ultima ora,  dando risposte con immediatezza per evitare il caos.

USB ha inoltre sottolineato la necessità di differenziare le linee guida e i DVR di ogni U.O. relativamente ai territori attualmente più a rischio contagio COVID19. 

PROVE TECNICHE DI “ORARIO DI LAVORO... SENZA ORARIO”

CON LA SCUSA DELL’EMERGENZA IL LAVORO DIVENTA “AGILE”, “FRAZIONATO”, “A SCACCHIERA”: insomma dietro i giochi di parole si nasconde sempre più il rischio di  "accordi" individuali tra dirigente e singolo dipendente senza regole certe.

Il Capo del Personale Dr. Enrico Finocchi, che ha presieduto le riunioni in videoconferenza, sempre seguendo la logica dell’emergenza nell’emergenza, cioè dover riaprire subito le suddette attività operative e quindi regolamentare in via eccezionale gli orari negli UMC,  ha convocato  le OO.SS. MIT, per produrre intanto la circolare (qui allegata in bozza definitiva) in tema di orario e per la gestione di attività fuori sede nella Motorizzazione civile e che richiedono “aggiustamenti” anche per renderle compatibili con il lavoro in remoto. 

Nei tempi ristretti concessi le OO.SS. hanno proposto alcuni aggiustamenti positivi, come l’informativa a livello locale sull’andamento degli istituti e di accordi specifici di lavoro agile,  l’eliminazione di deroghe al CCNL, ecc.

Secondo la USB la necessità di mantenere i livelli di salario è una esigenza primaria ma non deve confliggere tuttavia con la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori.
Dietro la foglia di fico della "volontarietà"  a svolgere attività (ordinarie) retribuite ma che espongono a rischi non può nascondersi il ricatto di una deroga ai contratti di lavoro, strizzando l'occhio alle richieste degli operatori economici privati. 
Vanno mantenuti il salario e la sicurezza.

Anche nel caso dei buoni pasto la USB  ritiene incoerente la limitazione a due soli buoni pasto a settimana secondoil  protocollo sindacale MIT del 22 aprile u.s. punto 2, e ne chiederà la modifica.
A parte il riconoscimento, in tempi di lavoro remoto, del valore economico dell'istituto, in fase di riapertura parziale delle attività si evidenziano già  pesanti discriminazioni tra i lavoratori facilmente prevedibili.

La USB ha chiesto l’urgente apertura di un tavolo nazionale (CCNI) per regolamentare la materia delle nuove tipologie di orario per tutti i settori MIT, nella fase emergenziale e che perdurerà per molti mesi.

 

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Si parla ancora di  “*performance individuale” di questi tempi quando interi uffici sono andati avanti navigando a vista grazie alla disponibilità ed ai rischi corsi dai dipendenti.
Sostituire l'anglicismo suddetto che suona ormai ridicolo, con il  termine “*resilienza collettiva dei lavoratori del MIT” renderebbe giustizia.

La USB ha evidenziato ripetutamente prima e dopo la pandemia, sia alla Ministra in carica che nell'incontro con il  Capo Gabinetto Cons. Stancanelli le incongruenze, l’inefficacia e la ingiustizia di un sistema di valutazione nel MIT già a dir poco penoso.

La emergenza sanitaria in atto, ha poi scardinato completamente detto sistema di valutazione ed il regolamento attuativo stesso, nonostante gli uffici continuino a trasmettere giudizi e graduatorie,  peraltro pesantemente falsate nelle procedure e nei termini.

Auspichiamo che la Ministra De Micheli, prenda davvero posizione netta intervenendo sul “decreto Toninelli” a partire dalla parte che appare francamente oggi “schizofrenica” che penalizza, anche nel caso di quarantene o malattia per COVID19 !!! i dipendenti che si assentano e si assenteranno per più di 10 giorni nell'anno.

 

PASSAGGI di FASCIA/AREA  REGOLAMENTO INCENTIVI per funzioni tecniche (art. 113 dlgv 50/2016)

Il Capo del Personale si è limitato ad auspicare per i passaggi d’area la ripresa delle relative attività per le procedure previste nell’anno in corso, tenendo tuttavia d’occhio eventuali previsioni di legge a favore del MIT.

L’Amministrazione si è poi impegnata a concludere entro giugno gli atti finali per i passaggi di posizione economica, secondo le graduatorie definitive.

Si è ancora in attesa del pronunciamento definitivo del MEF sul Regolamento incentivi, senza abbassare la guardia sull’ipotesi, che sembra scongiurata, di sottrazione di risorse dal fondo che devono rimanere destinate al MIT.

USB Pubblico Impiego
Ministero infrastrutture e Trasporti    www.mit.usb.it