SERVIZIO DI POLIZIA STRADALE AL MIT… CHI L'HA VISTO ?
INCIDENTI STRADALI:
Dalla stampa nazionale e dal web apprendiamo che sono stati pubblicati il 3 novembre scorso i dati ACI/ISTAT relativi agli incidenti stradali in Italia.
Oltre al dato impressionante dei 500.000 mila morti dal 1952 al 2012, i dati relativi al 2014 segnano una battuta d’arresto nella riduzione delle vittime della strada in Italia, mentre rallenta, ma non si ferma, il calo degli incidenti e dei feriti.
Come rileva l’ultimo Rapporto ACI-ISTAT, nel 2014 si sono registrati in Italia 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone (181.660 nel 2013), che hanno causato 3.381 decessi (3.401 nel 2013) e 251.147 feriti (258.093 nel 2013).
In media, nel 2014, ogni giorno si sono verificati 485 incidenti, sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 688. Il costo dei sinistri stradali ammonta nel 2014 a circa18 mld di euro (stima su parametri MIT 2010).
Con 55,6 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia si colloca al 15° posto nella graduatoria europea. A pesare sul dato italiano soprattutto l’incremento della mortalità stradale all’interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti.
Dai dati riportati emerge un dato allarmante, una lunga striscia di incidenti e sangue che al pari e più di una guerra miete vittime ingiuste e spesso evitabili.
Allora ci continuiamo a fare allora la domanda posta nel titolo, che fine a fatto il Servizio di Polizia Stradale del MIT ?
Al di là delle dichiarazioni del Vice Ministro Nencini circa la volontà di proseguire con iniziative volte all’informazione, alla prevenzione ed al rispetto delle norme di sicurezza, rimane il fatto che sono migliaia i lavoratori del MIT, a suo tempo formati per lo svolgimento del servizio di P.S., e disposti, se opportunamente aggiornati e retribuiti, a partecipare ad iniziative sulle politiche della sicurezza stradale.
Un patrimonio di competenze e disponibilità che si è lasciato svalutare per incapacità dell’Amm.ne o per ossequio alle lobby dell’autotrasporto pubblico e degli enti gestori delle infrastrutture viarie che mal accetterebbero maggiori controlli?
In tutto questo si inserisce il recente interpello fatto dalla D.G. Sicurezza stradale per 22 funzionari appartenenti a varie professionalità.
Ci chiediamo, come può aver raggiunto gli obiettivi la direzione in assenza di un numero così considerevole di risorse umane?
Come intende il Ministero sopperire a tale carenza di fronte al blocco del turn over nella P.A.?
Perchè il MIT continua a "sparare" interpelli per far muovere personale all’interno del MIT stesso, quando gli si preclude la possibilità di farlo con il veto del “parere favorevole” del dirigente cedente che non arriverà mai perchè gli uffici sono in sottorganico, oppure arriverà solo “a discrezione”?
A chi ed a cosa serve? Ad assumere consulenti esterni, una volta esperiti detti interpelli interni, (falsi) depauperando le professionalità interne, spendendo il doppio favorendo i privati ed alimentando il rischio di corruzione ?
Perché alcuni dipendenti sono inviati dal MIT a fare corsi in questi giorni relativi alla sicurezza stradale, omettendo ogni informativa alla USB ed alle rappresentanze dei lavoratori sui criteri, sulla pianificazione ?
La vicenda della costituenda Agenzia deve rimanere un affare in mano a lobby di potere o ne vogliamo parlare?
Il PRA/ACI e la Motorizzione Civile dovranno scomparire lentamente a causa del predominio degli interessi privati sul bene pubblico?
La USB ed i lavoratori vogliono risposte al più presto.
La sicurezza stradale non può essere più un affare privato.
Troppo lunga l’attesa di avere l’occasione di poter porre questo tema ed altri anche più importanti al Ministro Delrio, che non risponde esattamente alla pari del precedente Ministro Lupi, in quanto non ha mai neppure acconsentito ad incontrare le rappresentanze dei lavoratori.
Partecipano, senza farsi alcuno scrupolo, alla "rottamazione" dei lavoratori pubblici e dei servizi ai cittadini disconoscendo le funzioni primarie del MIT.
Uno dei tanti motivi per scioperare compatti anche
nel MIT il 20 novembre e scendere in piazza a
Roma, Milano e Napoli con la USB.
USB Ministero Infrastrutture e Trasporti