STRADE 25500 morti in Europa nel 2016 ! MIT piano nazionale sulla Sicurezza stradale
25500 morti in Europa nel 2016 !
MIT nuovo Piano nazionale sulla Sicurezza stradale
Altro che guerra al terrorismo di ogni matrice, che pure va combattuto.
Il drammatico dato delle vittime per incidenti stradali, ci dice come sia molto più probabile morire mentre ci rechiamo al lavoro o durante una gita fuori porta, piuttosto che a seguito di un attentato terroristico.
A novembre 2015, (vedi qui sotto comunicato Servizio Polizia Stradale... Chi l'ha visto?) ) a seguito dell’annuale pubblicazione delle statistiche, lanciammo un appello inascoltato al Ministro Delrio.
Oggi, a distanza di un anno e mezzo, apprendiamo dal sito web del MIT ormai sempre più povero di contenuti effettivi e sempre più simile ad una "vetrina" delle attività del vertice politico MIT, che il Ministro ha annunciato, durante la Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti, la presentazione al Consiglio dei Ministri di un nuovo Piano nazionale sulla Sicurezza stradale.
Dal comunicato stampa del MIT apprendiamo anche, purtroppo, come quanto finora fatto in tema di sicurezza stradale non sia ancora sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo europeo di dimezzamento dei morti nel 2020 rispetto al 2010, il che pone l’Italia ancora agli ultimi posti della classifica europea in tema di sicurezza della circolazione stradale.
Al di là delle dichiarazioni di rito del Ministro Delrio, circa la priorità della sicurezza delle infrastrutture, o sulla necessità di iniziative diffuse di comunicazione ed educazione stradale gli rinnoviamo l’appello di coinvolgere il personale del suo Dicastero nel nuovo Piano.
Sono, infatti, migliaia i lavoratori del MIT, a suo tempo formati per lo svolgimento del servizio di Polizia Stradale, e disposti, se opportunamente aggiornati e retribuiti, a partecipare ad azioni sulle politiche della sicurezza stradale come il controllo delle infrastrutture e ad iniziative di comunicazione su tutto il territorio nazionale.
Il nuovo Piano però non può però prescindere dal rilancio del settore della Motorizzazione Civile, ormai vicino al collasso a causa del blocco del turn over e per carenza di investimenti, che deve prevedere una strategia che dia di nuovo centralità al ruolo che lo Stato esercita in tema di controllo.