Situazione distaccati ministero infrastrutture e trasporti: richieste della RDBCUB
Al Ministro dei Trasporti
Prof. Alessandro Bianchi
Al Ministro delle Infrastrutture
On. Antonio Di Pietro
Al Capo del Personale Trasporti
Ing. Amedeo Fumero
Al Capo del Personale Infrastrutture
Dr. Aldo Cappiello
Al Coordinatore dell’Attività di Gestione del Personale e degli AA.GG. del Ministero dei Trasporti
Dr. Massimo Provinciali
All’Ufficio Relazioni Sindacali
Dr.ssa Paola Calamani
Com’è noto alle SS.LL., quando, fino al maggio scorso, l’unica realtà amministrativa era il Ministero delle Infrastrutture, alcuni lavoratori avevano scelto di cambiare la propria sede di servizio all’interno della loro città, od in ambito provinciale od extra regionale. Questi lavoratori, pertanto, erano stati inseriti in realtà nuove in cui hanno portato la loro professionalità, inserendosi nei nuovi processi lavorativi e diventandone parte integrante.
E’ bene ricordare che tali trasferimenti, richiesti od accettati dai lavoratori, sono stati autorizzati dall’Amministrazione utilizzando vari strumenti quali il distacco, l’assegnazione o il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104.
La stessa Amministrazione, non avendo mai provveduto a stabilizzare tali posizioni, né istituito, ad esempio, un ruolo unico, o equiparato per tempo l’indennità di amministrazione (cose che avrebbero favorito tale processo) ha colpevolmente lasciato il personale de quo in un limbo amministrativo.
Tutto ciò assume un rilievo preoccupante a seguito della divisione del Ministero delle Infrastrutture. Infatti, il necessario spacchettamento del personale tra le due nuove Amministrazioni Trasporti ed Infrastrutture era iniziato sotto i migliori auspici a seguito del protocollo d’intesa firmato dai due Capi del Personale, recante una forte impronta “garantista” nei riguardi del personale che avesse voluto rientrare nell’Amministrazione di appartenenza, stabilendo modalità per comporre eventuali conflitti e coinvolgendo nella circostanza le organizzazioni sindacali.
Recentemente si è dato luogo alla relativamente semplice divisione dei dipendenti del servizio AA.GG. e Personale, la cui proporzione di spacchettamento fotografava quasi esattamente i numeri già presenti negli organici dei rispettivi Ministeri di appartenenza, ed alla divisione del personale del Servizio Informatico.
Da ultimo, il Capo del personale Infrastrutture, dr. Cappiello, ha convocato per il 15 ottobre p.v. un confronto con le OO.SS. Infrastrutture al fine di definire, tra l’altro, le posizioni del personale in distacco.
Ad avviso della scrivente la problematica, in questo caso, si fa molto delicata e va oltre il metodo utilizzato dal settore Infrastrutture che, invece di attendere una decisione politica sulla definitiva composizione della problematica tra i due Ministeri, interviene unilateralmente sulla materia.
Vi è personale, presente nelle periferie o nelle sedi centrali delle due amministrazioni, appartenente ai ruoli dell’altro Ministero che merita di essere tutelato e per il quale la scrivente chiede alle SS.LL. l’apertura di un urgente confronto finalizzato a dar trasparenza e certezza al processo in questione che porterà alla necessaria definizione delle piante organiche delle due Amministrazioni.
A tal fine, lo strumento guida dovrà essere il già citato Protocollo d’Intesa dei due Capi del personale Trasporti ed Infrastrutture al quale potrà essere affiancata una rapida indagine conoscitiva tra il personale interessato al fine di poter quantificare il fenomeno.
Posta l’importanza della problematica esposta, anche la inevitabile ricaduta sulla possibilità di poter esercitare il voto nelle prossime elezioni R.S.U. e, principalmente, la volontà di poter dare tranquillità ai lavoratori interessati, si invitano le SS.LL. ad aprire, come già chiesto prima, il confronto sulla materia.
Roma, 11 ottobre 2007
COORDINAMENTO INFRASTRUTTURE TRASPORTI
Pasquale Aiello Renato Sciortino Riccardo Di Pietro
In allegato: l'accordo raggiunto il 16 ottobre 2007 su distaccati e comandati