USB MIMS ancora in difesa del CUG
ANCORA IN DIFESA DEL CUG
Abbiamo già evidenziato nei precedenti comunicati (vedi qui il link sul nostro sito) l'importanza del lavoro del CUG, il Comitato contro le discriminazioni e per le pari opportunità, l’ambito dei poteri ed i limiti entro i quali l'Organismo opera.
Quando il CUG "pesta i piedi" alla Amministrazione, mettendone in luce le inadempienze o anche semplicemente consigliando le buone pratiche da adottare, si levano spesso scudi.
Il CUG rimane un Organismo di tutela essenziale per lavoratrici e lavoratori e richiede il nostro sostegno. Grazie alla azione delle nostre delegate e delegati nel CUG, si sta ottenendo lentamente dopo anni un riconoscimento dell’Organismo che inizia almeno ad essere informato. Il CUG produce le sue delibere a maggioranza e le indirizza poi ai vertici ed al Capo del Personale.
Ma se il CUG agisce bene, per affossarne l'operato “scomodo” ci sono altri modi: per esempio, come avvenuto in passato, far trascorrere tempi biblici per ri-costituirlo, oppure coinvolgerlo ma poi non riscontrare neppure le missive e cercare anzi di nasconderne l’operato, soprattutto all’esterno: ed è quello che sta avvenendo, a nostro parere, in questo scorcio di mezza estate.
Ecco alcuni segnali negativi.
1) Con questa nota (qui al link il documento) il CUG ha evidenziato le forti criticità del sistema di valutazione e ribadito con determinazione la richiesta e l’urgenza di un nuovo sistema condiviso di misurazione e valutazione della performance individuale; questo già ad inizio 2021 e dopo aver già segnalato inutilmente le gravi incongruenze per il 2020. Leggendo il documento appare a chiunque nel MIMS che... il CUG ha ragione da vendere, ma quale è stata la risposta al CUG del Ministro e dei vertici MIMS in merito al preoccupante documento? Semplice, nessuna.
La USB MIMS ha sostenuto ancora il CUG, chiedendo il blocco del sistema di valutazione individuale per il 2020 e l’urgente revisione del Regolamento ed ha già raccolto centinaia di firme on line delle lavoratrici e dei lavoratori ed inviato le sottoscrizioni all’OIV, un Organismo evidentemente sempre più distante dai lavoratori e dalle buone prassi ed interessato solo a garantire il raggiungimento degli obiettivi tanto facilitato quanto opinabile ai dirigenti.
2) I concorsi per i passaggi di area sono finalmente in dirittura di arrivo.
Nei bandi erano presenti numerose criticità ed alcune ingiustizie (basti pensare ai numeri miseri, ai punteggi differenziati per il servizio prestato in altri settori della PA, ai titoli non riconosciuti, ecc. ecc.). USB fu esclusa al tempo persino dai tavoli informativi, CGIL CISL e UIL avallarono i bandi accettando il solito criterio della “coperta corta”, con tanti saluti alla lotta al mansionismo.
Tuttavia USB ha sostenuto oggi il CUG che ha chiesto alla Amministrazione quanto meno un correttivo sul calcolo punteggi relativo alla valutazione,pesantemente discriminatorio.
Con questa nota infatti, (qui il link al documento), il Comitato ha chiesto almeno di eliminare l’assurdo criterio del conteggio nella media del triennio (2017-2019) delle valutazioni individuali pari a zero o non pervenute, evidenziando possibili profili di illegittimità oltre che discriminatori anche per le categorie protette o fragili.
La risposta dell’Amministrazione al CUG ed alla USB? Semplice, nessuna. Non un diniego e neppure un “grazie vi faremo sapere”.
3) Approvato in via definitiva in questi giorni il Dpcm di riorganizzazione MIMS che prevedeva l’obbligo di recepire il parere del CUG.
Il CUG è stato ascoltato? (vedi qui link al documento) Semplicemente no.
4) Buoni pasto e SW. Il CUG ha chiesto all’Amministrazione di adeguare il comportamento ad altri ministeri ed enti a tutela dei lavoratori MIMS riassegnando i buoni pasto e considerando le spese ed i disagi sostenuti dai dipendenti ed anche in questo caso chiedendo almeno un dialogo.
La risposta dell’Amministrazione al Comitato, inutile dirlo: solo un assordante silenzio.
Ciò detto ci aspetteremmo che la attuale Presidente del CUG, figura designata dal Capo del Personale, si faccia garante del rispetto delle prerogative dell’Organismo di tutela dei dipendenti.
La USB assiste invece ad un comportamento opposto che ci preoccupa non poco. Infatti, mentre il primo “antidoto“ contro i tentativi di ostacolare il Comitato anti-discriminazioni sarebbe la trasparenza la Presidente non la favorisce ed ha autorizzato, ormai da mesi, la rimozione dal sito web istituzionale dei resoconti delle riunioni CUG, la cui pubblicazione è prevista dal Regolamento e dei documenti ad essi correlati (tra cui quelli sopra descritti) e non appare intenzionata a ripristinarli.
Non solo: invece di rispettare ancora il Regolamento che prevede un atteggiamento super partes del Presidente, la stessa sta pregiudicando la serenità del Comitato adottando, e giungendo ad approvare discrezionalmente, le proposte di alcuni componenti ed ignorandone altre (chissà perchè proprio quelle dei rappresentanti USB) arrivando, negli ultimi tempi, a proporre ai componenti dell’Organismo ed a sostenere pareri e votazioni a mezzo email, quando il CUG deve invece formalmente riunirsi per votare e deliberare.
Insomma la Presidente, che dovrebbe essere l’arbitro, sembra giocare in squadra e commette pure due infrazioni da “cartellino giallo”: USB ha oggi chiesto formalmente alla Presidente in carica dr. ssa Livia Contarini di ripristinare le regole, oppure di fare un passo indietro se ha difficoltà a svolgere il ruolo mantenendo un atteggiamento equidistante.
Il Comitato ha bisogno di mantenere la “barra dritta” in una fase che richiede tutele dei lavoratori su tematiche importanti, non di essere ostacolato!
Sosteniamo tutti/e il CUG e la sua piena operatività Vi terremo informati.