Il COMITATO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DEL MIT ANCORA RELEGATO AI MARGINI? LA MINISTRA DE MICHELI INTERVENGA

Roma -

 

Il COMITATO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI  DEL MIT  ANCORA RELEGATO AI MARGINI?    

LA MINISTRA  DE MICHELI INTERVENGA

 

Come il CUG e la USB denunciano da mesi, la valutazione del falso-merito ma ancor più le assenze per malattia avranno effetti discriminatori ed inaccettabili per i lavoratori del MIT sui passaggi, sul salario e sul piano giuridico.

Per tutta risposta nel MIT si tenta di mettere  il bavaglio a chi dissente seppure con argomenti oggettivi.     Cerchiamo di capire come stanno le cose ma anche di chi sono le responsabilità.

Premessa: il 25 settembre u.s. c’è stato un incontro di fondamentale importanza tra l’Amministrazione e le OO.SS. con all’ordine del giorno passaggi d’area, regolamento incentivi e fondi europei, da cui sono stato esclusi sulla nota ufficiale di convocazione sia la USB e  cosa molto grave il CUG - Comitato Unico per le pari opportunità la Valorizzazione del Benessere di chi Lavora e contro le Discriminazioni.

La USB  ha già chiesto l’intervento del Ministro e diffidato la delegazione di parte pubblica che applica ormai il CCNL con modalità unilateralmente restrittive negando le più elementari regole di trasparenza evidentemente cedendo alle pressioni dei firmatari del CCNL che annaspano nel tentativo di nascondere ai lavoratori le loro responsabilità tacitando il dissenso democratico.

Ma ciò che fa preoccupare è che anche il Comitato Unico di Garanzia  è “sfuggito” oggi alle convocazioni come più volte avvenuto anche con l’amministrazione precedente, che ha inaugurato una stagione di “cambiamento” in negativo per ciò che concerne la trasparenza e da ultimo anche in occasione della riorganizzazione del Ministero, (bozza dpcm) delicato argomento che investe tutti i lavoratori e le lavoratrici per i riflessi in ogni ambito del lavoro.      È democrazia questa?  

Nonostante ciò le rappresentati CUG USB hanno sollecitato la Presidente a verificare la corretta convocazione dell’Organismo di tutela a tutti i tavoli inerenti le questioni del Personale e della riorganizzazione funzionale del Ministero, dopo aver constatato per l’ennesima volta l’esclusione del  Comitato.

       Il Comitato ha espresso il proprio netto parere contrario, sempre nel rispetto delle sue funzioni, come nel caso del nuovo sistema di valutazione che colpisce pesantemente gli assenti per malattia,  (DM Toninelli 21/2019)  aprendo uno squarcio senza precedenti in termini discriminatori, tuttavia non solo non è stato tenuto in debita considerazione, ma anzi completamente omesso sul decreto (decreto di cui il Cug ha chiesto la sospensione con nota n. 38 del 10/06/2019 vedi qui link).  Il Ministro Toninelli si è dimenticato di leggere le direttive della Funzione Pubblica o il CUG ha dato fastidio con la sua più che opportuna attività nella difesa dei lavoratori del MIT? 

La USB diede massimo sostegno all’azione del CUG ripubblicando le lettere trasmesse al Ministro Toninelli vedi qui il nostro comunicato di inizio anno  Il CUG esiste o non esiste? L’intelligenza non teme il confronto.

Il Cug non è “un cavaliere inesistente” ma è parte attiva, o meglio attore-protagonista, nel funzionamento generale del Ministero, così come previsto dalla Direttiva Funzione Pubblica del 4 marzo 2011 che lo istituisce, rafforzata, aggiornata e abbondantemente integrata nelle parti relative alle funzioni che deve svolgere dalla recente Direttiva n. 2/2019 pari opportunità.  Infatti se il Comitato non riceve i dati e la documentazione  (es. quelli relativi al telelavoro, ai passaggi d’area e altro) e non viene convocato dall’Amministrazione, quale Organismo istituzionale facente parte dell’Amministrazione stessa, non può, oltre che assolvere i propri compiti, nemmeno relazionare al Ministro annualmente secondo quanto sottolineato dalla Direttiva sopra citata.

Di tutto ciò è garante il Presidente attuale dr.ssa Angela Catanese, la quale come intende affrontare questa situazione di stallo che certamente non dà la giusta dignità al Comitato?

Auspichiamo un approccio migliore, un ascolto più attento e sensibilità  verso pari opportunità benessere e lotta alle discriminazioni  della neo Ministra.

Dal canto suo la USB ha chiesto al nuovo vertice del MIT di ritirare il suddetto decreto 21/2019 ritenendolo oltre che profondamente ingiusto e discriminatorio nei confronti di chi sta male o ha necessità di assentarsi anche incoerente con i criteri meritocratici e di efficienza. Ciò non avviene peraltro in altri ministeri.

Tuttavia  dobbiamo evitare che nella nera notte tutte le vacche possano apparire nere.

Gli effetti anche i peggiori hanno delle cause in questo caso norme e contratti che la USB respinge e tutti gli altri sindacati avallano dando il via libera a chi poi scrive i decreti.

Il CCNL Funzioni centrali 2016/2018 firmato (vedi qui link al CCNL) da CGIL CISL UIL FED-INTESA FLP E CONFSAL-UNSA  ad esclusione della sola USB PI  recita all’art. 37 co.10 lett e) :

      “i trattamenti accessori correlati alla performance  dell’anno  competono, secondo i criteri definiti ai sensi dell’art. 7, comma 6, lettera b), se e nella misura in cui sia valutato un positivo apporto del dipendente ai risultati, per effetto dell’attività svolta nel corso dell’anno, durante le giornate lavorate, secondo un criterio non necessariamente proporzionale a queste ultime”, 

      concetto che i firmatari sentono il bisogno di chiarire (si fa per dire…) con la nota  congiunta n. 7 integrata nelle ultime pagine del CCNL stesso con la quale:

                                                  Dichiarazione congiunta n. 7

In relazione a quanto previsto dall’art. 37, comma 10 lett. e), le parti ritengono che il principio ivi affermato, circa la non necessaria proporzionalità tra i trattamenti accessori correlati alla performance ed il numero dei giorni di assenza, riguardi tutti i periodi di assenza per malattia e si danno reciprocamente atto che l’erogazione dei premi deve, invece, tenere conto del positivo apporto del dipendente ai risultati. (sic)

 

      Quindi chi ha “sdoganato” il concetto che Toninelli ha messo in pratica?  Qualcuno avvisi le rappresentanti nel CUG delle altre sigle, le quali tuttavia si sono giustamente ed unitariamente opposte al vigente decreto sulla valutazione assieme alle nostre rappresentanti… e ne traggano conseguenze così come i lavoratori che giustamente, ma in ritardo, si sdegnano.

      Peraltro il famigerato “coefficiente alfa" <-- qui il link agisce sulle assenze con un criterio meramente matematico in violazione degli stessi contratti che firmano, ma non fanno neppure rispettare, persino quando l’amministrazione, se fosse possibile e come nel solo caso del MIT, li peggiora.

Anche per questo motivo la USB ha chiesto il ritiro del decreto suddetto  (qui il link) onde anche evitare il rischio dell’insorgere di un forte contenzioso.

Meditate gente…                         sotto altre notizie su assenze valutazione obiettivi 2019 


Qui il vergognoso decreto voluto da Min Toninelli/Pres OIV MIT Esposito che mette in relazione le assenze tra cui quelle per  malattia ecc. con la votazione del "merito" che viene data a febbraio di ogni anno dal proprio dirigente ad ogni lavoratore (criterio che non vale per i dirigenti)   

DM MIT 21/2019

USB Pubblico Impiego Ministero Infrastrutture e Trasporti